Professione

Commercialisti, il ministero della Giustizia: voto in sicurezza

Si studia l’ipotesi di estendere il voto telematico e di adottare misure cogenti per quello in presenza

di Federica Micardi

Il ministero della Giustizia si è attivato per consentire ai commercialisti di votare in sicurezza il rinnovo degli Ordini locali.

Il voto, ricordiamo, era inizialmente previsto per il 20 e il 21 gennaio, ma è stato sospeso dal Tar del Lazio a seguito di un istanza cautelare presentata da cinque commercialisti dell’Ordine di Roma che lamentavano il rischio sanitario legato all’impossibilità di votare a distanza e alla scarsità di sedi (solo due) per il voto in presenza. Il Tar ha previsto di discutere il caso il 28 gennaio, data confermata con il decreto 21/2022 del 7 gennaio con cui il Tar ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dai tre commissari chiamati dal ministero a guidare la categoria verso le elezioni prima locali e poi nazionali.

L’11 gennaio c’è stato un incontro tra il ministero di via Arenula e i commissari proprio per confrontarsi sui prossimi passi da compiere. «Stiamo valutando quali sono le operazioni tecniche da mettere in campo - spiega il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto - per votare presto ma soprattutto in sicurezza, vista l’attuale situazione in cui si trova il Paese». Dettagli, al momento, non si conoscono, ma è probabile che venga estesa la possibilità del voto telematico, al momento precluso per quegli Ordini che ad aprile avevano già avviato il voto per corrispondenza (come è il caso di Roma) e vengano previste misure cogenti per il voto in presenza. Le soluzioni a cui si sta lavorando saranno comunicata entro pochi giorni e potrebbero far ripartire la macchina elettorale; il condizionale però è d’obbligo dato che al Tar sono presenti altri ricorsi.

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