Controlli e liti

Comune di Milano-Gdf-Entrate, patto a tre contro i grandi evasori

Firmata la convensione con durata triennale: l’Agenzia valuterà le segnalazioni di Palazzo Marino

di Sara Monaci

Per individuare i grandi evasori con residenze fittizie all’estero e che usufruiscono dei servizi comunali ci sarà un patto a tre: Comune di Milano, Agenzie delle entrate e Guardia di Finanza. A firmare la convenzione sono stati il sindaco Giuseppe Sala, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il comandante regionale Lombardia della Guardia di Finanza Stefano Screpanti.

Il protocollo d’intesa, di durata triennale, riconosce al Comune di Milano un ruolo di supporto nel contrasto dell’evasione, perché dovrà fornire informazioni sui servizi e dati catastali, e all’attività di Agenzia delle Entrate e Gdf «risvolti sulla spettanza dei benefici/agevolazioni sociali e fiscali attribuiti dall’Ente locale», potendo anche avviare attività ispettive.

Dati catastali aggiornati, consultazione degli atti di registro, verifiche sull’utilizzo dei servizi comunali come gli asili o le mense, sono gli strumenti a disposizione dell’amministrazione cittadina per ricostruire la posizione del contribuente. L’Agenzia delle Entrate avrà il compito di valutare e verificare le segnalazioni di Palazzo Marino e procedere agli accertamenti e al recupero del gettito, con l’impegno di garantire, si legge nella convenzione, «il supporto necessario per lo sviluppo di una metodologia idonea ad individuare i soggetti fittiziamente residenti all’estero». La Guardia di Finanza svolgerà, anche sulla base delle informazioni direttamente richieste al Comune, le attività ispettive nei confronti di contesti che richiedono approfondimenti più articolati o connotati da più ampi profili di illegalità.

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