Adempimenti

Comunicazioni Iva, sulla trasmissione le Entrate lasciano pochi margini agli esoneri

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di Raffaele Rizzardi

A meno di due mesi dal termine del 31 marzo per esprimere l’opzione per la trasmissione telematica delle fatture, cui conseguono significativi vantaggi per il contribuente (rimborso Iva entro tre mesi e riduzione di due anni del termine di accertamento) abbiamo avuto nelle risposte dell’agenzia delle Entrate a Telefisco 2017 la conferma che l’adempimento è identico a quello previsto per obbligo. Infatti l’amministrazione finanziaria ci ha detto che in ogni caso le specifiche tecniche sono quelle dei provvedimenti dell’Agenzia del 31 ottobre e del 1° dicembre 2016, che disciplinavano soltanto la trasmissione per scelta del contribuente.

Per chi non ha i corrispettivi, e che quindi non può optare per la trasmissione opzionale delle fatture se non dispone dei registratori telematici, è quindi opportuno pianificare la comunicazione della scelta ex Dlgs 127/2015, entro il 31 marzo prossimo, per poter beneficiare dei vantaggi previsti da questa normativa.

Poche speranze al momento sul fronte degli esoneri, non dimenticando che stiamo ancora aspettando un provvedimento analogo a quello che l’Agenzia ha adottato il 6 aprile 2016, ma solo per il 2015. Se non uscisse (ma a questo punto dove si vanno a prendere i dati necessari, dopo che l’anno si è chiuso?) bisognerebbe recuperare in pochi giorni i dati relativi alle fatture emesse dalle pubbliche amministrazioni, alle operazioni al dettaglio sino a 3mila euro più Iva o a quelle dei tour operator sino a 3.600 euro.

Per le operazioni del 2017 non si dovranno comunicare le operazioni al dettaglio, di qualunque importo, per le quali il cliente non chiesto l’emissione della fattura, in quanto i nuovi obblighi sono attualmente circoscritti unicamente alla comunicazione delle operazioni documentate con fattura.

Stando a quello che si conosce ora, sarà invece obbligatorio da quest’anno memorizzare anche i dati delle “fatturine” da 10 euro per il pranzo di lavoro. Gli esercenti dovranno organizzarsi, non essendo al momento previsto nessun esonero per i documenti polivalenti, che di prassi venivano semplicemente integrati con i dati riportati dal timbro portatile del cliente.

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