Controlli e liti

Con i controlli estivi 16 milioni in «fuga» bloccati dalla GdF

di Marco Mobili

La fuga di capitali entra a pieno titolo tra i principali successi del piano straordinario di controlli estivi della Guardia di Finanza. In meno di tre mesi (da metà giugno ai primi giorni di agosto) le Fiamme Gialle hanno alzato la guardia alla frontiera, nei porti e negli aeroporti e un controllo su tre ha fatto emergere una violazioni delle regole sul trasporto di valuta e titoli da dichiarare da parte dei viaggiatori. Valuta non denunciata per oltre 16 milioni. Non solo. Il piano di controlli estivi si concentra sulle case-vacanze, dove 1 su due è stata affittata in nero, sulle frodi alla pompa dove un controllo su cinque ha fatto emergere “rifornimenti allungati” il più delle volte con acqua o con prezzi taroccati. Mentre sono stati oltre 210mila i prodotti e i beni contraffatti tolti dal mercato ogni giorno negli ultimi mesi.

Si tratta di un piano straordinario con 22.271 controlli ultimati dalla Gdf – in media 500 operazioni al giorno - e che, come ha ricordato ieri il Comandante generale, Giorgio Toschi, è in linea con «la vocazione sociale del corpo» e che soprattutto punta a «salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria».

Sul fronte valutario, dunque, gli euro non dichiarati alla frontiera hanno oltrepassato quota 16 milioni, di questi 900mila sono stati sequestrati. Su 2.224 controlli effettuati alla frontiera, porti ed aeroporti, sono state 738 (il 33,1%) le violazioni accertate. Tra queste quelle di un arabo e di un coreano che, come i più classici “spalloni”, hanno tentato di attraversare in auto la frontiera con 250mila euro tutti in contanti e in pezzi da 50 e 100 euro.

Il piano estivo si è concentrato, necessariamente, sul business dell’estate. A partire dalle case-vacanze concesse in affitto: su 895 controlli, le violazioni sono state 539 con Puglia, Toscana e Lazio sul podio degli affitti in nero. Ci sono poi B&B totalmente sconosciuti al Fisco ma non ai vacanzieri come il “ghost hotel” di Taormina (così ribattezzato dalle Fiamme Gialle) con tanto di appartamenti affittati in nero in grado di assicurare ai proprietari redditi per oltre 130mila euro. Dalle case pollaio di Gallipoli dello scorso anno, con posti letto affittati anche sui balconi, si è passati all’ospizio-pollaio. Come evidenzia il Comando generale, il nucleo di Sassari ha fatto emergere una casa per anziani totalmente abusiva, senza alcun rispetto delle norme amministrative a partire dal rapporto tra metri quadrati disponibili e numero degli ospiti. Con tanto di lavoratori in nero.

Lotta al sommerso che in questi ultimi tre mesi di estate ha fatto registrare 2.080 posizioni irregolari di cui 22 minori e 509 stranieri. Dell’ultima settimana l’operazione anti-caporalato in Veneto che ha portato alla denuncia di 5 “caporali” e 42 indagati. Tema prettamente vacanziero è la tutela del made in Italy che ha visto le Fiamme Gialle sequestrare oltre 9 milioni e mezzo di articoli contraffatti e non sicuri. Le truffe, poi, sui pieni di benzina sono state 330 di cui oltre la metà (176) sui prezzi. Miscelazioni abusive e immissioni in consumo in evasione di accisa le altre contestanzioni della Gdf.

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