Adempimenti

Con i dati sulle liquidazioni più incassi dai controlli

immagine non disponibile

di Giovanni Parente

La comunicazione dei dati sulle liquidazioni Iva sostiene gli incassi da accertamenti e controlli. Nel primo semeste del 2018 la voce relativa alle imposte indirette ha registrato un incremento di 556 milioni di euro (+32,9%) rispetto allo stesso periodo del 2017. Un aumento che si porta dietro anche quello complessivo (+224 milioni, corrispondente una variazione relativa del 5,1% in più), nonostante sulle imposte dirette si sia verificata una contrazione.

Contrazione che il rapporto sulle entrate tributarie e contributive di gennaio-giugno 2018 diffuso ieri dal Mef motiva con il «versamento straordinario effettuato da un grande contribuente nel mese di maggio 2017». Anche se al netto di questa componente, la variazione negativa dei primi sei mesi dell’anno nei confronti con lo stesso periodo dell’anno precedente è contenuta in 45 milioni di euro (-1,9%). Resta il fatto, però, che l’operazione avviata con il decreto fiscale collegato alla manovra 2017 che prevede l’obbligo di trasmissione al Fisco dei dati delle liquidazioni Iva di ogni trimestre sta portando i suoi risultati. Un meccanismo che fa leva anche sull’invio delle lettere di compliance di alert da parte delle Entrate per segnalare incoerenze emersi dall’analisi dai dati comunicati e dei versamenti effettuati, invitando i diretti interessati al ravvedimento qualora effettivamente ritengano che si sia in presenza di un importo non corretto.

E dalla “semestrale” resa nota dall’agenzia delle Entrate la scorsa settimana emerge che sono arrivati da gennaio a giugno 700 milioni di euro (+250% rispetto all’identico arco temporale 2017, quando gli incassi erano stati di 200 milioni) dall’attività di promozione della compliance su un recupero complessivo pari a 6,7 miliardi di euro. Del resto, sono state 1,2 milioni le lettere inviate nel primo semestre di quest’anno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©