Con i disallineamenti tra valori civilistici e fiscali non si compila il quadro RV
La risposta è negativa. Nel caso in cui non vi siano disallineamenti tra i valori civilistici e quelli fiscali non va compilato il quadro RV.
Si ricorda infatti che il quadro RV ha lo scopo di evidenziare le differenze tra i valori civili e i valori fiscali di beni e/o elementi patrimoniali emerse in dipendenza delle operazioni di:
• conferimento di azienda, fusioni e scissioni,
•rivalutazione di beni,
•utili e/o perdite su cambi derivanti dalla valutazione dei crediti e debiti in valuta ai sensi dell’art. 110, comma 3, del Tuir,
•operazioni di conferimento agevolato ai sensi della legge n. 218 del 1990,
•altre operazioni oltre che alle differenze conseguenti all'adozione dei principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) di cui al regolamento (Ce) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 e di quelli nazionali conseguenti alle modifiche apportate al codice civile con il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 136 e il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139 (di seguito “principi contabili nazionali”).
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