Imposte

Bar e ristoranti sollevati da Tosap e Cosap

Dal 1° gennaio 2021 si pagherà il Canone unico per il commercio su aree pubbliche

di Annarita D'Ambrosio

Tassazione sospesa per chi occupa suolo pubblico in tutta Italia fino a fine anno nelle previsioni del Dl Agosto, come ha anticipato Il Sole 24 ore.

Da ora in poi quindi di Tosap e Cosap non sentiremo più parlare:si pagherà dal 1° gennaio 2021 il Canone Unico per il commercio su aree pubbliche.

Per venire incontro soprattutto a bar e ristoranti, in sofferenza per le restrizioni Covid, con il Dl in arrivo in queste ore, mano tesa fino a fine 2020 e possibilità per i gestori di allestire spazi esterni anche dopo l’estate.

Il Canone Cosap, introdotto dall’articolo 63 del Dlgs 15 dicembre 1997, numero 446 e la Tosap, la tassa per occupazione di spazi e aree pubbliche, prevista dall’articolo 39 del Dlgs 15 novembre 1993, numero 507, imposte dalle singole amministrazioni, proprietarie delle strade pubbliche, lasciano il posto al Canone Unico istituito dalla legge di Bilancio 160/2019 .

Secondo quanto stabilito dal comma 840 dell’articolo 1 della manovra 2020 il nuovo canone verrà determinato dal Comune o dalla città metropolitana in base alla durata dell’ occupazione, la tipologia, la superficie occupata in mq e la zona del territorio dove si verifica l’occupazione.

Il procedimento dovrebbe restare invariato.La richiesta viene inoltrata all'ufficio competente del Comune, e di solito è accompagnata da una piantina di come lo spazio verrà realizzato; compresi colore e foggia degli arredi urbani (sedie, tavoli, piante) . Questi elementi infatti dovranno essere in linea con le ordinanze comunali di pubblico decoro. Una volta che la domanda viene accettata, sono recapitati i bollettini per pagare . Ed in molti casi viene permesso un pagamento rateale.

Importante dire che si paga anche l’ombra dell’occupazione, ad esempio il Canone è dovuto anche per una bacheca che, posta sul muro, sporge di qualche centimetro su suolo pubblico.

Per gli oltre 8mila Comuni italiani sono entrate fiscali pertanto significative: gli hanno garantito nel complesso quasi 900 milioni di euro ogni anno, almeno nell'era ante Covid-19.

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