L'esperto rispondeImposte

Congruità da asseverare anche per gli interventi di pulitura e restauro delle facciate

Cessione del credito

di Silvio Rivetti

La domanda

Mi riferisco al decreto legge 157/2021 e al provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate 312528 del 12 dicembre 2021. Per asseverare la congruità delle spese sostenute secondo le disposizioni dell’articolo 119 del Dl 34/2020, comma 13-bis, i riferimenti a prezziari e interventi da asseverare sono quelli indicati ai commi 13, 1, 2, 3 e 4 del suddetto articolo, oltre che alle disposizioni del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2020 (cosiddetto decreto requisiti). Solo dopo attenta lettura e seguendo un percorso logico di coordinamento di tutti i testi di legge, risulta che l’asseverazione dei costi riguarda unicamente interventi di efficientamento energetico (per superbonus 110% o bonus 50% o 90%). Ciò confermato anche dal modello per la comunicazione dell’opzione per la cessione del credito/sconto in fattura che riporta unicamente la necessità di indicare l’asseverazione di efficienza energetica. Per gli altri interventi (esempio, pulitura o restauro conservativo facciate) non serve l’asseverazione dei costi. Sarebbe utile un vostro parere.
S.B. – Varese

Non è esattamente così. L'articolo 1, comma 2, lettera b), del decreto legge 157/2021, cosiddetto decreto “antifrodi”, introduce, nel corpo dell’articolo 121 del decreto legge 34/2020, il nuovo comma 1-ter, il quale esplicitamente richiede, per tutti gli interventi elencati nel successivo comma 2 – ovvero tutti gli interventi edilizi che sono ammessi al meccanismo di cessione del credito o di sconto in fattura - l’asseverazione della congruità delle spese, da rilasciarsi da parte del tecnico abilitato secondo le disposizione dell’articolo 119, comma 13-bis, del decreto legge 34/2020, nel caso in cui si voglia procedere alle opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura.

Lo conferma la circolare 16/E/2021 che, al punto 1.2, ribadisce che la citata norma del decreto “antifrode” ha esteso l’obbligatorietà dell’attestazione della congruità delle spese a tutti i bonus diversi dal superbonus, laddove il beneficiario opti per la fruizione alternativa di tali bonus nei termini indicati, di cessione o sconto.

L’attestazione in questione deve certificare la congruità delle spese sostenute in relazione alla tipologia dei lavori eseguiti, come descritti nei documenti di spesa (o nei capitolati, se presenti), con la verifica che l’importo dei costi dei singoli elementi che compongono gli interventi edilizi, e l’importo complessivo degli stessi, rispettano i valori massimi indicati nei prezzari di riferimento (circolare 16/E/2021, punto 1.2.2).

Tale nuovo adempimento riguarda quindi, e senz’altro, anche gli interventi di pulitura o di restauro conservativo delle facciate degli edifici. La legge di Bilancio 2022, inoltre, ha introdotto la possibilità di ricorrere ai criteri indicato nel Dm Requisiti – tra cui i prezzari della casa editrice Dei del Genio civile – anche per gli interventi non compresi nel suo campo applicativo, ad esempio per la pulitura e il restauro conservativo delle facciate.

Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©