Consorzio, split payment verso l’ente parastatale
È da premettere che i servizi resi dall'ente parastatale da parte del consorzio, quale mandatario senza rappresentanza delle imprese consorziate, rientrano nel meccanismo dello split payment, con conseguente esposizione dell’Iva in fattura con la dicitura «scissione dei pagamenti» e versamento dell’imposta da parte dell'ente pubblico. Inoltre, per evitare la concorrenza di tali fatture nella liquidazione periodica Iva, l’annotazione delle medesime nel registro vendite dovrà essere effettuata in modo distinto dalle altre fatture, riportando i dati identificativi nella specifica colonna, ovvero mediante appositi codici (si veda la risoluzione 15/E/2015). Inoltre, preso atto che sono considerate prestazioni di servizi – a norma dell’articolo 3, comma 3, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 633/1972 – quelle intervenute tra l'impresa consorziata mandante e il consorzio stesso, l’impresa fatturerà a quest'ultima, al momento del pagamento, il corrispettivo dei servizi resi, applicando l’aliquota Iva ordinaria.
In edicola sul Sole 24 Ore del Lunedì oggi la prima puntata dell’Agenda del professionista dedicata allo split payment: per tutto il mese di agosto una serie di pagine del quotidiano saranno dedicate alle maggiori novità di quest’anno che interessano a commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e notai.
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