Imposte

Contributi post-sisma compatibili con i bonus per le ristrutturazioni

L’interpretazione estensiva arriva con l’interpello n. 389 dell’agenzia delle Entrate

di Giuseppe Latour

Detrazione al 50% per la ricostruzione post-sisma, senza guardare al titolo abilitativo che qualifica il lavoro come di nuova costruzione. L’interpretazione arriva con l’interpello n. 389, pubblicato ieri.

Il caso riguarda un immobile danneggiato dal terremoto del 2016 e dichiarato inutilizzabile dal Comune. Qui il proprietario vuole accedere al credito fiscale del 50% per la quota che eccede il contributo post-sisma, per un’operazione di demolizione e ricostruzione dell’immobile. Il riferimento, in questo caso, è alla lettera dell’articolo 16-bis del Tuir che disciplina, proprio, le operazioni di ricostruzione di immobili danneggiati. Per l’agenzia, il presupposto è che gli interventi «siano eseguiti su edifici esistenti, danneggiati e resi inutilizzabili da eventi calamitosi per i quali è intervenuta una dichiarazione dello stato di emergenza». In questi casi, sarà possibile accedere al 50% « per la parte che eccede il contributo post-sisma, compresi quindi gli interventi qualificati come nuova costruzione». Non rileva, così, il fatto che in questo caso l’intervento sia qualificato come nuova costruzione, di solito esclusa da questi bonus.

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