Finanza

Contributo a fondo perduto esteso agli agenti di commercio

Il Dl Ristori-quater amplia la platea per l’aiuto. Ma non viene esteso il tax credit affitti e l’esonero Imu

di Gabriele Ferlito

Continua l’ampliamento dei settori economici destinatari degli aiuti per fronteggiare la crisi generata dalla nuova ondata di restrizioni. Adesso è il turno di agenti e rappresentanti di commercio, che salgono sul treno del contributo a fondo perduto con il decreto Ristori-quater (Dl 157/2020), pubblicato lunedì 30 novembre in Gazzetta Ufficiale.

Il nuovo contributo a fondo perduto è stato introdotto con il primo decreto Ristori (Dl 137/2020) che, nella versione originaria, era destinato alle sole attività contenute nell’allegato 1 al provvedimento. La platea dei soggetti beneficiari è stata ampliata già pochi giorni dopo con il decreto Ristori-bis (Dl 149/2020) che, tenendo conto della divisione dell’Italia in zona di rischio, ha incluso tra i destinatari della misura quelle attività che hanno dovuto chiudere perché ubicate nelle zone rosse. Il successivo decreto Ristori-ter (Dl 154/2020) ha poi “ripescato” le attività di commercio al dettaglio di calzature e accessori (codice Ateco 47.72.10) operanti nelle zone rosse, che erano state dimenticate dai precedenti provvedimenti.

Rimaneva da affrontare il problema degli agenti e dei rappresentanti di commercio, che erano stati esclusi dai precedenti interventi ma che a causa delle ultime misure di restrizione hanno indubbiamente subito un danno economico “indiretto” derivante dalle limitazioni alle attività delle filiere di appartenenza.

A questo disallineamento ha posto fine l’articolo 6 del Dl Ristori-quater, che espressamente estende il contributo a fondo perduto (articolo 1 del Dl 137/2020) agli agenti e rappresentanti di commercio, con partita Iva attiva al 25 ottobre 2020, che hanno dichiarato di svolgere come attività prevalente uno dei codici Ateco inseriti in un apposito allegato al decreto. Scorrendo l’elenco, si tratta di una vasta platea di soggetti. Si va dagli agenti e rappresentati di prodotti elettrodomestici a quelli di prodotti alimentari, senza dimenticare gli agenti e rappresentanti di abbigliamento e accessori e quelli di mobili e oggetti per la casa. Tutti questi soggetti sono accomunati dall’attribuzione di un “coefficiente settoriale” per il ristoro pari al 100 per cento.

Nella pratica, si procederà così:

- se i soggetti compresi nel nuovo elenco avevano già ricevuto il primo contributo del decreto Rilancio (Dl 34/2020), nelle prossime settimane si vedranno recapitare in automatico un importo uguale al precedente;

- per gli altri, in presenza dei requisiti di legge, è possibile presentare sin da subito l’istanza tramite il canale aperto dall’Agenzia sul proprio sito web (la procedura chiuderà il 15 gennaio 2021).

Nessuna estensione per tax credit affitti ed esonero Imu

Stante il tenore della norma, che estende alle nuove categorie il solo articolo 1 del Dl 137/2020 (decreto Ristori) relativo al contributo a fondo perduto, non sembra invece che possano trovare applicazione nei loro confronti il nuovo credito d’imposta locazioni per i mesi di ottobre, novembre e dicembre (articolo 8 del Dl 137/2020) nonché la cancellazione della seconda rata Imu (articolo 9 del Dl 137/2020).

Infatti, queste agevolazioni riguardano espressamente i codici Ateco contenuti nell’allegato 1 del Dl 137/2020, dal quale gli agenti e i rappresentanti di commercio rimangono comunque esclusi, perché il nuovo elenco allegato al Dl 157/2020 non integra quello del decreto Ristori ma rimane da questo separato.


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