Adempimenti

Coronavirus: stop delle Entrate a controlli e cartelle nella zona rossa

L’Agenzia dà seguito al decreto del Mef sulla sospensione degli adempimenti fino al 31 marzo nella zona rossa

di Dario Aquaro

Stop agli adempimenti e ai versamenti tributari in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020. Nei comuni lombardi e veneti colpiti dall’emergenza del Coronavirus e che rientrano nella cosiddetta “zona rossa” sono stati sospesi gli invii di comunicazioni di irregolarità, le richieste di documenti per il controllo formale, le cartelle di pagamento e gli atti di recupero dei debiti tributari affidati all’agente della riscossione.

Le strutture dell’agenzie delle Entrate e dell’agenzia delle Entrate-Riscossione hanno ricevuto specifica disposizione dal direttore Ernesto Maria Ruffini, che ha così dato seguito al decreto del Mef (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 26 febbraio) sulle «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza» Codiv-2019.

Come spiega la stessa Agenzia, la sospensione interessa i cittadini, i professionsiti, le imprese (persone fisiche e giuridiche) e gli enti che al 21 febbraio avevano la residenza, la sede legale o operativa nei territori dei Comuni individuati dall’allegato 1 al Dpcm del 23 febbraio 2020. Si tratta, in particolare, dei Comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, in provincia di Lodi; e di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova.

Per tutto il periodo di blocco, i sostituti d’imposta con sede legale o operativa negli stessi Comuni non operano le ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e le ritenute sui compensi e altri redditi corrisposti dallo Stato.

Quanto ai versamenti dei contributi previdenziali, invece, si dovrà attendere - come anticipato da NTplus Fisco - un provvedimento del Governo, in arrivo nei prossimi giorni.

Le richieste dei professionisti
Le associazioni dei commercialisti Adc e Anc chiedono di estendere lo slittamento delle scadenze degli adempimenti fiscali (liquidazione periodica del quarto trimestre, certificazioni uniche e dichiarazioni dei redditi tardive) anche alle zone gialle di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, almeno fino al 16 marzo.

Non solo. Nel caso in cui si adottino misure che prevedano l’erogazione di contributi alle imprese, le associazioni chiedono di «ricomprendere nel provvedimento anche i professionisti i quali lavorano a fianco delle aziende e il cui destino economico è ad esse indissolubilmente legato». Ritenendo necessario l’uso dei fondi strutturali e dei fondi 4.0 «per l’acquisto e l'implementazione di software per il lavoro telematico a distanza da parte di professionisti o imprenditori in difficoltà» e la riattivazione della Cig in deroga anche per gli studi coinvolti.

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