Imposte

Cosap, più sedie e tavolini all’esterno per bar e ristoranti senza pagare

Le misure delle città per rilanciare le attività di somministrazione

di Annarita D'Ambrosio

Far ripartire il turismo e l’economia grazie anche alla possibilità concessa agli esercizi commerciali di richiedere occupazione temporanea di suolo pubblico esentasse. In giro per l’Italia si sono susseguiti i provvedimenti, senza incontrare ostacoli, registrati solo a Napoli dove è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra Comune e cittadini. Percorriamo lo stivale: a Milano dal 22 maggio è online sul sito del Comune il portale per la richiesta di occupazione temporanea di suolo pubblico. Fino al 31 ottobre, tutti gli esercenti hanno la possibilità di incrementare gli spazi a disposizione della propria attività commerciale senza pagare il canone di occupazione di suolo pubblico (Cosap) con procedura semplificata, facendo domanda in forma telematica.

Dal 19 maggio gli esercenti torinesi che desiderano ampliare la superficie dei loro locali sul suolo pubblico possono scaricare i moduli e il vademecum sul sito internet della Città di Torino. Procedura tutta online e basta la ricevuta della Pec per effettuare l’occupazione straordinaria, consentita fino al 30 novembre.

A Firenze approvato il regolamento straordinario per le occupazioni di suolo per ristoro all’aperto nel periodo giugno - settembre 2020 post Codiv 19. Per alcune domande previsto il rilascio automatico dell’autorizzazione mentre altre necessitano della presentazione di un progetto.

Nella capitale dal 25 maggio bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande possono procedere immediatamente a un ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico (Osp), pari a un massimo del +35% da dedicare agli arredi esterni, e sono esonerati dal pagamento della Cosap per tutto il 2020.

A Napoli c'è la questione di gran lunga più complessa: con ordinanza 249 del 4 giugno 2020 infatti il sindaco aveva reso esecutiva la possibilità di richiedere occupazione di suolo pubblico, fino al 31 ottobre 2020, con arredi funzionali all’attività di ristorazione. Contro la delibera sindacale un Comitato di cittadini si è rivolto al Tar, ottenendone la sospensione con decreto cautelare dell’8 giugno 1135/2020. Prevalenza della tutela della salute rispetto alle richieste degli esercenti a motivare la decisione del Tribunale amministrativo che però si è espresso in maniera diversa il 2 luglio, alla seconda richiesta avanzata dal legale del Comitato cittadino, avvocato Luca Tozzi, avverso la delibera comunale che il 22 giugno ha sostanzialmente riproposto i contenuti della numero 249 sospesa dal Tar. Nel decreto 1266/2020 il Tar , considerata la mutata situazione, ritiene che al momento debba «essere adeguatamente valorizzato l’interesse pubblico di rilancio delle attività economiche nella fase post emergenza COVID 19». Uno a uno, dunque, se fossimo su un campo di calcio e prossima partita il 7 luglio quando è prevista la Camera di consiglio del primo ricorso, che non si esclude però possa slittare al 21 luglio.

Nessuna polemica invece, per chiudere, a Palermo dove dal 30 maggio, con delibera 122, è previsto il rilascio di concessioni temporanee per occupazione di suolo pubblico semplificate. Dunque fino ad ottobre, per tutte le aree indicate come pedonali sarà sufficiente presentare un’autocertificazione dell’imprenditore interessato, che dovrà essere in possesso anche di una perizia asseverata da un tecnico.

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