La circolare n. 9 dell’agenzia delle Entrate ha recentemente riepilogato le regole per l’adesione al concordato preventivo biennale, integrandole anche con le novità introdotte in sede di decreto correttivo. Tuttavia, sussistono ancora alcuni dubbi irrisolti che lasciano margine alle più diverse interpretazioni e che, salvo interventi dell’Agenzia a livello centrale, saranno decisi dalla giurisprudenza.
Il concordato preventivo biennale, come ormai noto, è stato introdotto per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi, determinando cioè in via anticipata l’imponibile sul quale dovranno essere versate le imposte dovute dal contribuente.
In “cambio”, i benefici per chi aderisce sono - in prima istanza - che eventuali maggiori (o minori) redditi effettivi conseguiti nel periodo di vigenza del concordato non rilevano per il calcolo delle imposte dovute e dei contributi previdenziali...