Adempimenti

Crediti Iva, dichiarazione sprint per compensare subito importi oltre 5mila euro

Per approfittare della prima scadenza utile del 16 febbraio va inviato il modello 2022 con visto di conformità

di Stefano Vignoli

Tra le varie novità presenti nella dichiarazione Iva 2022 (modello e istruzioni) c’è anche il recepimento del nuovo limite di compensazione annuale pari a 2 milioni euro.
Il limite di 2 milioni di euro, in luogo del previgente limite di 700mila, era stato dapprima elevato, in via transitoria, per il solo anno 2021 dall’articolo 22 del Dl 73/2021 (Sostegni bis) ed è poi stato portato a regime dalla manovra 2022 (articolo 1, comma 72, della legge 234/2021).

La portata del nuovo limite a regime

Con l’aggiornamento del limite, previsto dall’articolo 34, comma 1 della legge 388/2000, scompare quindi insieme al previgente plafond di 700mila euro anche quello maggiorato di un milione di euro per i subappaltatori edili con volume di affari almeno pari all’80% relativo a contratti di subappalto: in entrambi i casi, dal 2021, si farà riferimento al nuovo limite di 2 milioni di euro. Di conseguenza, le indicazioni relative allo specifico limite per i subappaltatori scompaiono dalle istruzioni al modello dichiarativo 2022.

Anche se il limite di 2 milioni è cumulativo e riguarda tutte le imposte, generalmente gli importi più elevati si riferiscono all’imposta sul valore aggiunto, considerate le numerose imprese cronicamente a credito: si pensi a chi vende a esportatori abituali e accumula crediti Iva non avendo la possibilità di effettuare, a sua volta, acquisti in esenzione con lettera di intento.

Il limite si riferisce alle compensazioni orizzontali di crediti d’imposta per il versamento di altre imposte o contributi, mentre in presenza di crediti e debiti della stessa natura (ad esempio saldo Iva 2021 a credito utilizzato a scomputo della liquidazione Iva a debito del mese di gennaio 2022) la compensazione verticale può essere effettuata senza particolari vincoli anche quando viene esplicitata con il modello F24.

Il nuovo limite si riflette anche, in caso di rimborso, sulla quota parte per la quale il contribuente intende utilizzare la procedura semplificata tramite l’agente della riscossione; pertanto, l’importo da indicare a rigo VX4, campo 2, cumulato con gli importi che sono stati o che saranno compensati nel corso dell’anno 2022 nel modello F24, non può eccedere il nuovo limite di 2 milioni previsto dalla normativa vigente.

Il credito dalla dichiarazione 2021

Non variano invece le istruzioni alla compilazione del rigo VL9 dove indicare la compensazione del credito Iva riportato nella dichiarazione precedente (dichiarazione Iva 2021 relativa all’anno 2020) e il rigo VL22 da compilare indicando l’importo delle eccedenze detraibili relative ai primi tre trimestri dell’anno 2021, utilizzate in compensazione con il modello F24.

In tali righi vanno infatti indicati gli importi compensati fino alla data di presentazione della dichiarazione Iva, mentre il limite di compensazione è annuale e va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno. Così il contribuente, con credito Iva di 2,5 milioni di euro proveniente dal modello Iva 2021, che abbia compensato 2 milioni di euro (non avendo utilizzato altri crediti) nel corso del 2021 e altri 500mila nel primo trimestre 2022, presenterà la dichiarazione ad aprile 2022 compilando il rigo VL9 con l’indicazione di 2,5 milioni euro.

Gli importi oltre 5mila euro

Restano ferme le regole per la compensazione del credito Iva, che per compensazioni eccedenti 5mila euro (ovvero i maggiori limiti previsti per le start up innovative e per chi ha una bella pagella Isa) richiedono l’apposizione del visto di conformità o la sottoscrizione da parte dell’organo di controllo e la preventiva trasmissione della dichiarazione Iva 2022.

Così, chi volesse compensare importi superiori a 5mila euro già nella prima scadenza utile del 16 febbraio 2022 deve inviare la dichiarazione vistata entro il 6 febbraio 2022.

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