Imposte

Crisi d’impresa, affitti e rivalutazioni: dopo la fiducia il Dl Sostegni è definitivo

Detassazione canoni non riscossi, mini contributo alle start up e riapertura accordi di ristrutturazione tra le modifiche del Parlamento

di Valeria Uva

Il decreto Sostegni incassa la fiducia della Camera e si avvia verso la definitiva pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». Martedì 18 maggio Montecitorio ha approvato con 473 voti a favore, 49 contrari e 2 astenuti la fiducia al Dl 41/2021 in via definitiva. Dopo le dichiarazioni di voto finale previste per il 19 maggio, il provvedimento è atteso in Gazzetta entro il 21 maggio, prima della sua decadenza. Proprio poche ore prima che arrivi il nuovo pacchetto di aiuti a imprese e professionisti, il decreto Sostegni-bis, che sta per essere varato dal Consiglio dei ministri (si veda l’articolo sul Sole 24 Ore).

Le modifiche del Parlamento

Per quanto riguarda la nuova tornata di sostegni veri e propri contenuta nel decreto, il Parlamento ha ritoccato in più punti le norme del Dl 41. È stato introdotto, ad esempio, un mini contributo 2021 fino a mille euro per i cosiddetti “esodati” dei ristori, ovvero le start up che hanno attivato la partita Iva nel 2018 e la cui attività è iniziata nel 2019 che sono rimaste escluse dal fondo perduto. Mentre al contrario, è stato eliminato il contributo specifico per i negozi con sede nei centri commerciali.

In tema di morosità e affitti residenziali, il Senato ha introdotto la possibilità di evitare la tassazione Irpef dei canoni non percepiti per morosità a partire dal 1° gennaio 2020 a prescindere dalla data di stipula del contratto. Lo stop scatta con un atto formale: intimazione di sfratto per morosità o ingiunzione di pagamento. Nell’emendamento anche le indicazioni per la compilazione del quadro RB della dichiarazione dei redditi in cui segnalare il mancato incasso. La norma vale solo per gli affitti di immobili residenziali.

Per quanto riguarda gli abbonamenti alle palestre che hanno chiuso i battenti nella seconda ondata del Covid, il Dl 41 ora prevede la scelta tra rimborsi e voucher utilizzabili fino a sei mesi dopo la fine dello stato di emergenza.

Con il decreto Sostegni 1 convertito il Codice della crisi di impresa subisce un ulteriore rinvio. Si estende anche all’ Inps e agli agenti della riscossione il rinvio di un anno, a fare data dal momento di entrata in vigore del Codice della crisi d'impresa (oggi fissato al prossimo 1° settembre), degli alert per il debitore che ha superato la soglia critica di esposizione.

Allo stesso tempo però, sempre il Dl 41/2021 nella versione modificata dalla legge di conversione rende possibile riaprire l’accordo di ristrutturazione già omologato, attraverso una nuova relazione del professionista incaricato.

Una piccola apertura ai professionisti è anche quella recata con l’emendamento sulla sospensione degli adempimenti per chi è colpito dal Covid. Possibile uno stop di trenta giorni senza conseguenze per il professionista e per il cliente in caso di positività.

Per quanto riguarda scadenze e proroghe, il decreto Sostegni 1 ha imbarcato in corsa anche la mini proroga dal 30 aprile al 31 maggio della sospensione dei versamenti legati a cartelle esattoriali e avvisi esecutivi . E l’estensione dei termini per la rivalutazione dei beni.

Alle novità e i provvedimenti chiave del decreto 41 appena convertito in legge il Sole 24 Ore dedica anche un Focus in edicola con il quotidiano giovedì 20 maggio

Da segnalare anche un chiarimento sull’Iva indetraibile ai fini del superbonus.

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