Professione

Commercialisti, da Cassa dottori un aiuto per i prestiti

Un milione e mezzo di euro per aiutare gli iscritti che, per l’emergenza Covid-19, hanno necessità di sottoscrivere un contratto di finanziamento nel 2021

di Matteo Prioschi

La Cassa di previdenza dei dottori commercialisti mette a disposizione 1,5 milioni di euro quale aiuto per gli iscritti che, in conseguenza dell’emergenza da Covid-19, hanno necessità di sottoscrivere un contratto di finanziamento nel 2021.

Il contributo scatta a fronte di un prestito di almeno 10mila euro con durata non inferiore a dodici mesi, richiesto per svolgere l’attività professionale (escluso l’acquisto di beni immobili e i contratti di leasing). Il richiedente deve avere avuto nel 2020 un reddito complessivo non superiore a 50mila euro, di cui la quota eventualmente derivante da lavoro dipendente o pensione non deve superare i 20mila euro lordi. L’aiuto ha un importo fisso di 500 euro a fronte di un finanziamento da 10mila euro, a cui si aggiungere un ulteriore 1% sulla quota di prestito eventualmente eccedente i 10mila euro e fino a 30mila euro di erogato.

Si tratta di un’operazione che replica quanto già fatto dalla Cassa nella primavera del 2020. Allora il budget è stato di 15milioni di euro. Per il 2021 sono disponibili 1,5 milioni. Il ridimensionamento è stato deciso a fronte del fatto che l’anno scorso sono stati deliberati aiuti per 500mila euro. Quindi si parte con una dotazione ridotta per non bloccare inutilmente risorse, comunque superiore al triplo di quanto usato nel 2020 e con la possibilità di aumentarla in caso di necessità.

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