Imposte

Da Conte a Marattin: la riforma fiscale inizia dall’abolizione dell’Irap

Riforma fiscale: convergenza delle forze politiche sulla proposta di abolire l’Irap. A rilanciare il dibattito è stato ieri Giuseppe Conte (M5S) al Meeting di Comunione e Liberazione. «So che sono tanti soldi -ha affermato il presidente del Movimento - ma per le imprese Irap significa doppia contabilità, doppia dichiarazione e un sovraccarico di burocrazia. Ragioniamo insieme, mettiamoci tutti intorno a un tavolo per abolire l’Irap, e sostituirla con una addizionale Ires» che, secondo Conte, ridurrebbe i carichi burocratici.

Intervenendo anch’egli al Meeting, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ha precisato: «Bene Conte che dice aboliamo l’Irap, ma poi non aumentiamo altre tasse, dobbiamo ridurre la pressione fiscale».

«Molto bene che il presidente Conte si sia ora schierato con l’idea di Italia Viva di abolire l’Irap - ha rilanciato su Facebook Luigi Marattin (Iv)-. Ricordo come se fosse ieri tutti gli sforzi, nelle riunioni a Palazzo Chigi nella primavera 2020, per convincere quel Governo ad abolire almeno la rata di giugno, data la pandemia».

Parlando degli interventi che dovrebbero essere fatti in ambito fiscale, Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria con delega per il credito, la finanza e il fisco, ha dichiarato (si veda anche a pagina 5) che «l’Irap va tolta, già eliminarla equivale ad una semplificazione fiscale».

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