Da dichiarare i corrispettivi in cripto per opere digitali
Dichiarazioni infedele in caso di omissione se viene superata la soglia di punibilità
Costituisce dichiarazione infedele l’omessa indicazione, nella dichiarazione dei redditi, dei proventi conseguiti tramite l’accredito di criptovalute, derivanti dalla cessione di opere d’arte o dell’ingegno digitali, incorporate in un non fungible token. Ovviamente a condizione che il valore dei proventi, convertiti in valuta corrente, superi le soglie di punibilità. Ad affermarlo è la Cassazione con la sentenza n. 8269 della Terza sezione penale depositata ieri.La Corte ha respinto, perché infondato...