Adempimenti

Commissioni Pos addebitate dal 1° luglio: la comunicazione «libera» il credito d’imposta

Entro il 20 agosto i prestatori di servizi di pagamento dovranno inviare il report via Pec o nell’online banking

Per favorire l’uso di mezzi alternativi al contante - diminuendo il relativo onere in capo a esercenti e professionisti, l’articolo 22 del collegato fiscale (Dl 124/2019) ha previsto un credito di imposta specifico, che spetta dal 1° luglio. Il bonus è pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con carte di debito, di credito, prepagate o mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili (anche App e sistemi contacless).

Il credito spetta - come si diceva - dal 1° luglio con due condizioni:
1. per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese unicamente nei confronti di consumatori finali;
2. a beneficiari che abbiano ricavi o compensi relativi all’anno d’imposta precedente non superiori a 400.000 euro.

Il calcolo del credito
Esercenti e professionisti riceveranno dai prestatori di servizi di pagamento l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni addebitate. L’invio avverrà su base mensile e in via telematica. Gli stessi prestatori, ricordiamo, sono tenuti anche a comunicare all’agenzia delle Entrate le informazioni necessarie per controllare la spettanza del credito in capo ai beneficiari.

Entro il giorno 20 del mese successivo al periodo di riferimento, e cioè a quello in cui sono stati ricevuti pagamenti tracciabili, nella propria casella di Pec oppure nell’online banking, gli esercenti e i professionisti troveranno i dati funzionali alla determinazione del credito spettante, e cioè:
- l’elenco delle operazioni;
- il loro numero e valore totale, con separata indicazione di quelle effettuate da consumatori finali;
- un prospetto riepilogativo delle commissioni addebitate.

In pratica, per le commissioni addebitate nel mese di luglio, la prima comunicazioni arriverà entro il 20 agosto.

La documentazione andrà conservata per un periodo di dieci anni decorrenti dall’anno in cui il credito è stato utilizzato.

Analoghe informazioni, e con la stessa cadenza di invio, sono infatti trasmesse dai prestatori di servizi all’agenzia delle Entrate che potrà utilizzarle solamente per realizzare le attività di controllo e verifica sull’utilizzo del credito spettante.

Modalità di utilizzo
Il credito di imposta maturato è utilizzabile esclusivamente in compensazione, esponendolo nei modelli di pagamento F24, a decorrere dal mese successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta. Ad esempio, dal mese di agosto in relazione alle commissioni di luglio. È chiaro che i prestatori di servizi più tempestivi nell’invio consentiranno di usare prima i crediti d’imposta. Al momento non è ancora stato istituito il codice tributo.

Il credito deve inoltre essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di maturazione e in quelli successivi sino a quello in cui se ne conclude l’utilizzo.

La nuova soglia del contante
Il credito d’imposta sulle commissioni si abbina - sempre dal 1° luglio - alla riduzione a 2.000 euro della soglia per l’utilizzo del contante, con riconoscimento comunque di un credito di imposta per le commissioni corrisposte agli intermediari per pagamenti ricevuti da consumatori finali con strumenti tracciabili: questo l’effetto combinato delle disposizioni contenute agli articoli 18 e 22 del decreto-legge n. 124 del 2019, collegato alla manovra di bilancio 2020, interventi questi finalizzati a potenziare il contrasto all’evasione fiscale, al riciclaggio e alle altre attività illecite attraverso una progressiva riduzione della soglia quantitativa oltre la quale sussiste un divieto a effettuare transazioni tra privati in contanti dovendosi utilizzare esclusivamente strumenti tracciabili di pagamento. Con decorrenza del 1° luglio 2020 la soglia per l’utilizzo del contante per tutti i pagamenti tra soggetti privati viene infatti ridotta a 1.999,99 euro, rispetto ai precedenti 2.999,99 euro, in previsione dell’ulteriore abbattimento ai 999,99 euro dal 1° gennaio 2022.


Per saperne di piùRiproduzione riservata ©