L'esperto rispondeAdempimenti

Dal 2019 il rimborso della benzina deve avvenire con sistemi tracciabili

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di Giuseppe Barbiero

La domanda

Siamo una piccola azienda in impresa familiare e utilizziamo le nostre autovetture per visitare i clienti.
È possibile, dal primo luglio 2018, con l’eliminazione della scheda carburante, pagare ai vari distributori con la carta di credito personale (del titolare e dei collaboratori) e quindi non intestata all’azienda, in modo che siano comunque tracciabili i pagamenti, e poi a ogni fine mese farsi dare dall’azienda il rimborso totale di quanto speso nel mese in contanti visto che già i pagamenti sono tracciati?
E’ obbligatorio che ogni distributore emetta una fattura o basta lo scontrino dove, tra l’altro, è anche riportato il modo di pagamento tracciabile?
B.F. – Marghera VE

Ufficializzata la proroga al primo gennaio 2019 per la emissione della fattura elettronica per la cessione di benzina e gasolio per motori per autotrazione presso impianti stradali di distribuzione, i titolari di partita Iva potranno utilizzare a tale scopo fino al 31 dicembre 2018 la scheda carburanti con le consuete modalità. Dal primo gennaio 2019, rendendosi obbligatoria - a norma dell'articolo 1, comma 920, legge 205 del 2017 - l'emissione della fattura elettronica, è consentito, nel caso prospettato, utilizzare per l'acquisto di carburante la carta di credito del titolare dell'impresa familiare e dei collaboratori, a condizione che il rimborso da parte dell'azienda da quanto da essi speso a tale scopo avvenga con “mezzi tracciabili”(bonifico bancario o postale, assegni, vaglia bancario o postale ).
È quanto emerge dalla circolare 8/E/2018 e dal provvedimento 4 aprile 2018 numero 73203 dell'agenzia delle Entrate.

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