Adempimenti

Slitta all’8 febbraio l’invio dei dati 2020 al sistema Tessera sanitaria

Le Entrate concedono più tempo per le difficoltà tecniche verificatesi negli ultimi giorni. Differite anche le scadenze per l’opposizione all’utilizzo dati per la precompilata

Gli operatori hanno otto giorni in più per l’invio dei dati di spesa 2020 al sistema Tessera sanitaria (Ts): il termine slitta quindi all’8 febbraio. Accolte le segnalazioni di vari enti di categoria lamentavano difficoltà di accesso al portale web.

È quanto prevede il provvedimento delle Entrate del 22 gennaio, che annuncia anche un prossimo decreto Mef. L’iter normale è stato invertito, per ragioni di urgenza: l’Agenzia, infatti, ieri ha prorogato i termini di sua competenza per l’utilizzo delle spese sanitarie ai fini della precompilata e per l’esercizio dell’opposizione, dando atto in motivazione che è stato consultato preventivamente il Mef, titolare – in base all’articolo 3, comma 4, Dlgs 175/2014 – del potere di stabilire i termini per la (previa) trasmissione telematica al sistema Ts.

Il sistema TS mette a disposizione dell’agenzia delle Entrate i dati consolidati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno precedente e ai relativi rimborsi.

Il termine ordinario sarebbe dal 9 marzo di ciascun anno, per il periodo d’imposta precedente (termine fissato dal provvedimento direttoriale 26 maggio 2019).

Per le spese del 2020 gli operatori dovrebbero inviare i dati entro il 31 gennaio, ma tra il 19 ed il 21 gennaio si sono verificati problemi tecnici nell’accesso e trasmissione al sistema Ts da parte degli operatori. Alcune associazioni di categoria (ad esempio Federfarma e l’associazione nazionale commercialisti) hanno quindi chiesto un breve proroga.

Pertanto, d’intesa con il Mef, l’Agenzia ha comunicato la proroga di 8 giorni della scadenza del 31 gennaio 2021 prevista per la trasmissione al sistema Ts delle spese sanitarie riferite all’anno 2020 ma, come viene precisato, senza impatti sul calendario della campagna dichiarativa 2021». Viene annunciato in motivazione che un decreto del Mef disporrà la proroga del termine dal 31 gennaio all’8 febbraio 2021. Della proroga beneficeranno tutti i soggetti tenuti a tale adempimento in base alla normativa vigente.

Il cittadino, a tutela della sua privacy, ha diritto di opporsi all’utilizzo delle spese sanitarie per l’elaborazione della precompilata; al fine di non alterare tale tutela, imposta dal Garante, slitterà anche la data entro la quale i contribuenti potranno comunicare l’opposizione, che per i dati 2020 può essere esercitata:

• fino all’8 febbraio 2021 (anziché fino al 31 gennaio), con riferimento ai dati aggregati relativi ad una o più tipologie di spesa, mediante apposita comunicazione all’agenzia delle Entrate;

• dal 16 febbraio 2021 al 15 marzo 2021 (anziché dal 9 febbraio all’8 marzo), in relazione ad ogni singola voce di spesa, accedendo direttamente all’area personale del sito web del sistema Ts.

Infine, con lo stesso provvedimento viene spostato dal 9 marzo 2021 al 16 marzo 2021 il termine entro il quale il sistema Ts metterà a disposizione dell’Agenzia i dati delle spese sanitarie 2020 e dei relativi rimborsi.

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