Professione

De Nuccio: «Disclosure aziendale anche sulla sostenibilità»

L’analisi del presidente Cndcec dopo il meeting dell’Ifrs Advisory Council a Londra per avvicinare le informazioni finanziarie a quelle Esg: «Il progetto sul Management commentary potrebbe diventare un report unico con entrambe le valutazioni»

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La comunicazione finanziaria vira verso la sostenibilità. E’ questo il messaggio che arriva dall’Ifrs Advisory council meeting del 12 e 13 novembre a Londra, al quale ha partecipato anche il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio. L’Advisory Council è un organismo consultivo interno dell’Ifrs Foundation. l’organizzazione internazionale istituita per sviluppare standard di contabilità e divulgazione della sostenibilità. Dal 2025 de Nuccio sarà anche membro dell’Accounting standards advisory forum (Asaf) di Ifrs.

«Nel corso di questo incontro - afferma de Nuccio – sono stati molti i temi trattati, a dimostrazione del particolare fermento nel mondo dell’accounting, che sta vivendo un periodo di “ripensamento” di taluni paradigmi ritenuti fondanti il sistema di informativa aziendale. Oltre alla revisione, canonica e periodica, delle disposizioni tecniche dei principi contabili internazionali, si è parlato, infatti, dell’evoluzione dell’informazione e della comunicazione finanziaria in una prospettiva anche di sustainability disclosures».

De Nuccio ricorda come «l’Ifrs Foundation ha rivisto la propria governance per includere anche l’International Sustainability Standards Board (Issb), un tavolo tecnico dedicato di sostenibilità e alla correlata pubblicazione degli Ifrs Sustainability Standards. In questo contesto è di estremo rilievo il processo di avvicinamento dell’informativa finanziaria all’informativa non-finanziaria e viceversa. È evidente, nei fatti, che le prospettive, financial e non-financial, siano tra loro complementari e che, per molti aspetti, debbano essere lette in modo congiunto e interconnesso». Il presidente dei commercialisti rileva c he avvicinare i due mondi dell’informativa finanziaria e quella Esg è fondamentale «per fornire una disclosure di alta qualità che risulti utile ai fini decisionali per gli stakeholder e, in primis, per gli investitori, destinatari privilegiati di tutti i principi che portano il timbro dell’Ifrs Foundation. D’altronde, le pratiche sulle questioni environmental, social e di governance hanno acquisito un ruolo centrale nelle pratiche aziendali ed è corretto che le stesse siano considerate a livello informativo anche nella logica dell’impatto che l’ambiente esterno può avere sull’attività aziendale».

Diversi sono gli argomenti che devono essere esaminati congiuntamente, a partire dalla disclosure sugli effetti derivanti dal cambiamento climatico per arrivare ai rischi connessi alla gestione degli intangibili e del capitale umano. In questa prospettiva – aggiunge de Nuccio -, «particolare attenzione deve essere riservata al progetto sul Management Commentary (MC) che si potrebbe candidare a svolgere un ruolo di “report unico” dell’attività aziendale, fruendo anche dell’esperienza apportata dall’International Integrated Reporting Council. Potrebbero delinearsi, in sostanza, le possibilità per considerare il MC come un documento sintetico di comunicazione integrata».

Ma per de Nuccio «la vera sfida sarà traslare queste previsioni nella realtà delle piccole e medie imprese, quale anello della catena del valore e come entità a se stanti, che, seppur incidano singolarmente in maniera relativa a livello Esg, rappresentano complessivamente più del 95% delle imprese dei paesi OCSE e incidono per circa due terzi delle esternalità negative globali ambientali».

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