Detrazione Iva dall’accatastamento come strumentali

Sì alla detrazione dell’Iva assolta sull’acquisto di unità a destinazione abitativa. Ma è esercitabile dal momento in cui tali immobili, oggetto di demolizione e ristrutturazione edilizia, sono accatastati come strumentali per natura.

La risposta a interpello 844/2021 delle Entrate dà rilievo, almeno in parte, all’aspetto sostanziale della finalità del bene acquisito riconoscendo la detrazione anche quando l’immobile è ad uso abitativo. Nel dettaglio, l’articolo 19-bis1 Dpr 633/72 prevede un’ipotesi di indetraibilità oggettiva dell’Iva riguardo all’acquisto di fabbricati a destinazione abitativa, intendendo tali le unità immobiliari classificate al catasto nelle categorie da A/1 ad A/11 (escluse le A/10). Per prassi consolidata delle Entrate, si attribuisce la categoria catastale F per individuare le «unità immobiliari in corso di definizione», oggetto di una trasformazione edilizia; la categoria F non è idonea ad attestare il cambio di destinazione d’uso. Pertanto, sebbene in riferimento a tali beni debba essere comunque garantita la detrazione dell’Iva, la stessa non potrà avvenire al momento della demolizione o ristrutturazione degli stessi, anche quando sia già avvenuto il passaggio catastale dalla categoria iniziale (propria degli immobili ad uso abitativo) alla categoria F.

In altre parole, secondo le Entrate, la detrazione dell’imposta assolta sull’acquisto del complesso immobiliare, classificato inizialmente quale abitativo, non può essere negata sul piano sostanziale, ma non è “formalmente” esercitabile finché il complesso immobiliare non è completato e non si procederà, a chiusura dei lavori, all’accatastamento delle unità immobiliari nelle categorie catastali riconducibili ai beni strumentali all’attività d’impresa. Solo in quest’ultimo momento si potrà effettuare una rettifica alla detrazione (articolo 19-bis2 del Dpr 633/1972) in riferimento all’imposta non detratta al momento dell’acquisto.