Detrazioni tracciabili, allo studio una mini-proroga di tre mesi per i pagamenti cash
Salvi i pagamenti in contanti per avere diritto alle detrazioni fiscali.Una sorta di moratoria per tutti quei contribuenti che dal 1° gennaio scorso non hanno rispettato il nuovo obbligo di tracciabilità dei pagamenti introdotto dalla manovra di bilancio vedersi riconosciuti gli sconti fiscali con le dichiarazioni 2021. L’idea di accogliere le istanze delle associazioni di categoria e soprattutto quella della Consulta dei Caf, che la settimana scorsa aveva chiesto un intervento diretto dell’agenzia delle Entrate o direttamente del ministero dell’Economia per rendere più graduale l’entrata in vigore del nuovo obbligo, sarebbe destinata a trasformarsi nelle prossime ore in un emendamento al decreto Milleproroghe ora in discussione alle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.
La legge di bilancio per il 2020, come si ricorderà, prevede che per poter beneficiare ancora nelle dichiarazioni 730 e Redditi del prossimo anno delle detrazioni al 19%,come spese sanitarie presso liberi professionisti (dentisti, specialisti ecc.), asilo nido, spese funebri, palestre per ragazzi ecc., i contribuenti devono obbligatoriamente utilizzare forme di pagamento tracciabili come bancomat, carta di credito, carte prepagate, assegno, versamento bancario o postale. Fanno eccezione le sole spese per l’acquisto di medicinali, dispositivi medici e le prestazioni rese da strutture del Sistema Sanitario Nazionale (pubbliche o accreditate).
La poca informazione legata all’immediata entrata in vigore delle nuove regole e alcuni comportamenti non troppo trasparenti di quanti ancora rifiutano in pagamenti tracciati per farsi liquidare le relative prestazioni in contanti, hanno fatto emergere più di qualche difficoltà per i contribuenti alle prese con il nuovo adempimento. Per questo la Consulta dei Caf e le associazioni di categoria e professionali hanno chiesto uno slittamento di almeno 60 giorni. E questo anche nel rispetto dello Statuto del contribuente che prevede uno slittamento di due mesi dall’entrata in vigore di un nuovo obbligo fiscale.
Una delle novità più calde di inizio anno che certamente sarà al centro delle domande dei partecipanti alla 29esima edizione di Telefisco in programma oggi e a cui parteciperà anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Per la moratoria il condizionale è ancora d’obbligo, anche perchè occorre superare le possibili resistenze dei tecnici della Ragioneria su eventuali perdite di gettito: l’obbligo dovrebbe garantire all’Erario un recupero di gettito di 868 milioni nel 2021 e 496 milioni dal 2022. E non solo. Dietro l’angolo potrebbero sempre spuntare anche eventuali profili di ammissibilità dell’emendamento in Parlamento.