Dichiarazione infedele: integrativa e sanzione al 15%
Nel caso prospettato, sembrerebbe che sia stata commessa una violazione di infedele dichiarazione a seguito dell’esposizione di redditi di locazione inferiore a quelli percepiti.
Il regime sanzionatorio della dichiarazione infedele, così come da ultimo modificato dal Dlgs 158/2015, prevede una sanzione che va dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta.
Tuttavia, va rilevato che, in caso di opzione per la cedolare secca e di infedele indicazione dei canoni di locazione, la sanzione prevista va dal 180% al 360% dell’imposta dovuta, così come stabilito dall’articolo 1, comma 7, del Dlgs 471/1997. Detto questo, nel caso prospettato, le violazioni di dichiarazione infedele commesse per gli anni di imposta 2015 e 2016 potranno essere regolarizzate spontaneamente attraverso il ravvedimento operoso fino all’emissione degli atti impositivi da parte dell’agenzia delle Entrate.
A tal fine, occorrerà presentare, per ciascun anno d’imposta, una dichiarazione integrativa; e pagare, oltre alla maggiore imposta dovuta e agli interessi, per l’anno d’imposta 2015 e 2016 la sanzione in misura ridotta pari a 1/6 del minimo (e, dunque, 15% escluso il caso di opzione per la cedolare secca).
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