Imposte

Dichiarazione Iva al test prima dell’invio

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di Giuseppe Carucci e Barbara Zanardi


Ancora pochi giorni per affrontare le novità del modello Iva 2017 che deve essere presentato, necessariamente in forma autonoma, entro martedì 28 febbraio.

Il contenuto del modello Iva, infatti, è stato modificato principalmente al fine di recepire le novità normative riguardanti i nuovi termini per la presentazione delle dichiarazioni integrative di precedenti dichiarazioni, l’estensione dell’applicazione del reverse charge al settore informatico e le modifiche in materia di liquidazione Iva di gruppo.

In particolare, nell’attuale modello sono stati introdotti i nuovi quadri VN e VG e sono stati modificati i quadri VE e VJ mediante la ridenominazione di righi preesistenti, come commentato anche da Assonime con la circolare 4 del 21 febbraio scorso.

I nuovi quadri
Una prima novità riguarda l’inserimento nel modello del nuovo quadro VN che interessa tutti coloro che, nel corso del 2016, hanno presentato una dichiarazione integrativa a favore oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo a quello cui si riferisce la dichiarazione, usufruendo dei tempi più lunghi ora previsti dal comma 6-bis del Dpr 322/1998. Tale norma ha unificato i termini ultimi di presentazione delle integrazioni «a favore» e «a sfavore» eliminando la precedente discrasia temporale.

Nel quadro VN deve essere indicato il credito derivante dal minor debito o dalla maggiore eccedenza detraibile risultante dalla dichiarazione integrativa, nonché l’anno cui si riferisce.
Nel frontespizio del modello, inoltre, nel riquadro «Tipo di dichiarazione» è stata eliminata la casella «Dichiarazione integrativa a favore».

Un’altra novità riguarda l’inserimento nel modello del nuovo quadro VG che interessa le società che intendono avvalersi, nel corso del 2017, del regime di liquidazione dell’Iva di gruppo. Il nuovo comma 3 dell’articolo 73 del Dpr 633/1972, infatti, prevede che l’opzione per l’Iva di gruppo, avente valenza annuale, vada comunicata dalla società controllante nella dichiarazione Iva presentata nell’anno solare a decorrere dal quale si intende esercitare l’opzione. Il quadro VG è costituito da due sezioni in cui devono essere indicati, rispettivamente, i dati delle società che aderiscono all’Iva di gruppo e le società che rientrano nella catena di controllo, ma non alla compensazione dei saldi Iva. Infine, in seguito a tale modifica il modello LP26 è stato superato in quanto l’opzione viene ora esercitata nella dichiarazione annuale Iva. Solo per il 2017, tenuto conto che le controllanti potrebbero aver già presentato il modello Iva 26, come chiarito dall’agenzia delle Entrate con comunicato del 10 febbraio 2017, saranno comunque considerate valide le opzioni così comunicate.

Il reverse charge
Altre novità sono contenute nei quadri VE e VJ dove è stata recepita l’estensione del reverse charge alle cessioni di prodotti elettronici (quali ad esempio console di gioco, tablet pc, eccetera) ridenominando dei righi preesistenti.

In particolare, le vendite devono essere indicate nella sezione 4 del quadro VE, nel campo 7 del rigo VE35, ridenominato «cessioni di prodotti elettronici», mentre, gli acquisti devono essere inseriti, nel quadro VJ, nel rigo VJ16, ridenominato «acquisti di prodotti elettronici».

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