Finanza

Difesa, aperte 23 chiamate Disponibili 1,2 miliardi

C’è tempo fino al 9 dicembre per gli inviti a valeresul Fondo Ue per la difesa. I bandi puntano a finanziarela ricerca collaborativa

di Roberto Lenzi

Rimarranno aperti fino al 9 dicembre del 2021 i 23 inviti che la Commissione europea ha aperto a valere sul Fondo europeo per la difesa.

Le imprese possono contare su risorse complessive che ammontano, per queste prime call aperte dallo scorso 9 settembre, a 1,2 miliardi di euro. La misura, rivolta non solo alle grandi imprese e agli organismi di ricerca ma anche alle piccole e medie imprese, incoraggia la partecipazione di queste ultime per promuovere soluzioni innovative nel settore della difesa. L’iniziativa della Commissione europea mira a sostenere progetti di ricerca e sviluppo collaborativo.

Il Fondo europeo per la difesa

Le risorse complessive messe a disposizione sul Fondo europeo per la difesa (Edf – European defence fund), per il periodo 2021/2027, ammontano a circa 8 miliardi di euro. I bandi finanziano la ricerca collaborativa sulla difesa e promuovono una base industriale della difesa innovativa e competitiva.

Il fondo sostiene i progetti durante l’intero ciclo di ricerca e sviluppo per un maggiore impatto sulla capacità di difesa europea e sul panorama industriale. Annualmente saranno emanati bandi per accedere ai fondi complessivamente stanziati.

I primi bandi

La prima operatività del programma avviene grazie all’apertura di ben 23 inviti disponibili sul portale europeo «Funding & Tenders opportunities».

Gli inviti a presentare proposte sono suddivisi in base ai diversi ambiti e obiettivi che si prefiggono. Grazie ai bandi, potranno essere finanziati progetti in campo militare e, in genere, difensivo relativi, ad esempio, a sistemi energeticamente efficienti per accampamenti militari, tecnologie per veicoli terrestri senza equipaggio, sistemi di stoccaggio di energia elettrica di nuova generazione per basi militari avanzate, tecnologie radar innovative e ricerche sulle tecnologie dirompenti per la difesa.

I progetti potranno riguardare anche lo studio di novità in tema di rivelatori infrarossi, tecnologie per elicotteri di nuova generazione, innovazioni nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in campo militare, nuovi materiali e strutture per la protezione in ambienti ostili e potenziamento dei sistemi di comunicazione in campo difensivo.

Rientrano tra gli ambiti ammissibili lo studio di tecnologie innovative nel campo della difesa navale e aerea, l’introduzione di innovazione nella difesa informativa, nonché sistemi di propulsione ed energia alternativi per i sistemi di combattimento aereo di prossima generazione. In generale, rientrano anche altri ambiti progettuali, purché legati a ricerca e sviluppo in campo militare e difensivo.

Contributi a fondo perduto

Il programma europeo Edf fornisce un supporto alle imprese che intendano partecipare durante tutta la fase di sviluppo del prototipo e fino alla sua certificazione.

Le azioni di ricerca possono ambire a contributi a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili. La durata massima delle attività progettuali è di 4 anni.

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