Imposte

Digitalizzazione delle Pmi, domande dal 30 gennaio

di Flavia Landolfi

È partito il conto alla rovescia per l’apertura del bando che mette in palio i voucher per la digitalizzazione delle Pmi.

Una manciata di giorni in cui le aziende avranno ancora tempo di registrarsi sulla piattaforma online del ministero dello Sviluppo economico per poi presentare la domanda vera e propria dalle 10 del 30 gennaio alle 17 del 9 febbraio.

Sono cinque gli ambiti di intervento per le Pmi che vogliono tenere il passo con la tecnologia e sono individuate nel decreto direttoriale 24 ottobre 2017 :

migliorare l’efficienza aziendale;

modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;

sviluppare soluzioni di e-commerce;

fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;

realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo Ict.

In soldoni si tratta di una copertura del 50% fino a un massimo di 10mila euro a impresa per le spese sostenute per harware, software, servizi di consulenza specialistica, attivazione del servizio di connessione a banda larga, acquisto e messa in funzione di decoder e parabole per la tecnologia satellitare.

Infine per la formazione qualificata nel campo Ict, le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione a favore di titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci e dipendenti dell’impresa beneficiaria.

L’iscrizione al Registro delle imprese è requisito indispensabile per poter partecipare al bando e ricevere il contributo a fondo perduto. Di qui l’eslcusione dei professionisti in forma singola.

Le risorse sono ripartite su base regionale, ma nessun candidato in regola con i requisiti sarà scartato: la disciplina prevede che nel caso in cui l’importo delle domande sia superiore alle risorse disponibili si procederà al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno di ciascuna impresa .

Non resta quindi che fare domanda sulla piattaforma dedicata del Mise.

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