Controlli e liti

Dirigenti Entrate, il Tar del Lazio «ordina» il concorso

di Giovanni Parente

Le Entrate dovranno bandire un concorso per soli esami a 403 dirigenti da concludere entro fine anno. A chiederlo è il Tar Lazio, sezione seconda ter, che con la sentenza 8990/2018 ( clicca qui per consultarla ) depositata il 16 agosto accoglie il ricorso di Dirpubblica contro il silenzio nei confronti dell’«atto di diffida e costituzione in mora» con cui il sindacato ha intimato all’Agenzia di «bandire il concorso pubblico per soli esami» in base all’ articolo 4-bis del Dl 78/2015 .

Provando a circoscrivere l’ambito alla sola questione del concorso a 403 dirigenti delle Entrate si può ricostruire la storia attraverso il racconto che ne fa la pronuncia del Tar Lazio. Il 6 maggio 2014 le Entrate bandiscono un concorso per titoli ed esami per reclutare 403 dirigenti di seconda fascia (ne era stato bandito anche un altro per 175 posti in precedenza e anch’esso è stato oggetto di una lunga battaglia nelle aule giudiziarie), che è stato sospeso dal Consiglio di Stato con l’ordinanza cautelare 4811/2014. Poi il Tar del Lazio con la sentenza 9846/2016 ( si veda Il Quotidiano del Fisco del 21 settembre di quell’anno ) con cui «tale provvedimento è stato impugnato». Intanto ad agosto 2015 era intervenuta una norma (articolo 4-bis del Dl 78) che - per risolvere l’impasse prodotta dallo stop della Consulta ai dirigenti “incaricati” senza concorso - «autorizzava» le Entrate, sempre rimanendo nell’ambito delle ricadute su questo specifico caso, «ad annullare le procedure per la copertura di posti dirigenziali bandite e non ancora concluse e a indire concorsi pubblici, per un corrispondente numero di posti per soli esami». Concorsi da espletare «entro il 31 dicembre 2018», secondo l’ultimo termine fissato dalla legge di Bilancio 2018 (legge 205/2017). Al contempo è stato consentito di creare le Pot (posizioni organizzative temporanee) fino alla stessa scadenza, in attesa del completamento dei concorsi. Così l’Agenzia nel marzo 2017, ritenendo di non poter riformare il bando, ha annullato il concorso a 403 posti da dirigente di seconda fascia per indirne uno ex novo. E - ricorda il Tar Lazio - un Dm Economia di concerto con Semplificazione e Pa del 6 giugno 2017 ha definito requisiti di accesso e modalità di selezione per i concorsi per soli esami.

In questo scenario è intervenuta la legge di Bilancio 2018 ( articolo 1, comma 93 ) che, come ha sottolineato la linea difensiva dell’Agenzia, le consente di disciplinare l’accesso alla qualifica dirigenziale «mediante procedura concorsuale per titoli ed esami». Ma per il Tar «l’unica interpretazione possibile della normativa sopravvenuta è che essa abbia voluto, a regime e pro futuro, introdurre un nuovo sistema di accesso alla dirigenza , reintroducendo la regola dell’accesso per titoli ed esami». Tuttavia «ha voluto lasciare in vigore» come disciplina speciale quella prevista dall’articolo 4-bis del Dl 78/ 2015 «in relazione ai concorsi da indire in stretta correlazione con l’intervenuto annullamento delle procedure concorsuali pregresse, tanto che ha previsto un nuovo termine per l’ultimazione delle procedure concorsuali in esso previste». Quindi, secondo il Tar, l’Agenzia dovrà emanare il bando e curarne l’espletamento entro il 31 dicembre 2018, «salvo che non si ravvisino ulteriori profili o motivi ostativi non emersi nel presente giudizio».

Tar Lazio, sezione seconda ter, sentenza 8990/2018

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