Imposte

Diritti patrimoniali rafforzati, perizia nei 30 giorni prima dell’assegnazione

Richiesta formale anche se le Entrate, in risposta all’interpello 77/2020, affermano che il plusvalore è solo potenziale

di Guido Sazbon


Con la risposta a un’istanza di interpello pubblicata (77 del 27 febbraio 2020), l’agenzia delle Entrate ha confermato come la circostanza che le azioni attribuiscano diritti patrimoniali rafforzati non debba influenzare la determinazione del loro valore normale al momento dell'assegnazione.

Il plusvalore è solo in potenza
La motivazione è legata al fatto che il cosiddetto carried interest attiene a un momento successivo all’assegnazione del titolo partecipativo e, conseguentemente, al momento della sottoscrizione, il plusvalore è solo potenziale e, pertanto, l'Agenzia ha correttamente interpretato che tale circostanza non deve essere oggetto di ulteriore valutazione, rispetto alle altre azioni non dotate di specifici diritti patrimoniali.

La perizia di stima sul patrimonio netto
La circolare ministeriale 25/E del 16 ottobre 2017, che ha inizialmente illustrato queste novità, ha fatto presente come fosse necessario procedere a valutare il patrimonio netto effettivo della Società emittente le azioni con diritti patrimoniali rafforzati, mediante apposite perizie di stima. Nelle prassi accade spesso che un soggetto (industriale o fondo di investimento) acquisisca in tutto o in parte una società (i.e. Target) e conceda a uno o più manager la possibilità di sottoscrivere un determinato numero di azioni aventi diritti patrimoniali rafforzati con lo scopo di allineare gli interessi del manager a quelli del nuovo socio. Nel caso di specie, se la sottoscrizione delle azioni da parte dei manager avviene in un lasso temporale ravvicinato alla transazione totale o parziale del Target non sembra logico richiedere una perizia che, per definizione, ha un carattere intrinseco di soggettività.

La richiesta di una perizia giurata
La risposta 77, invece, va addirittura al di là della precedente circolare, richiedendo una perizia “giurata” riferita a una data compresa nei 30 giorni che precedono quella in cui l’assegnazione è deliberata.

Sarebbe opportuno ed utile per gli operatori del settore che l'Agenzia superasse i formalismi e richieda perizie (giurate) solo nel caso non vi siano, nei mesi precedenti, passaggi di proprietà del Target, confermando la sostanza economica di transazioni con terze parti indipendenti, le quali già incorporano, di fatto, un valore di stima del patrimonio effettivo delle società.


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