Diritto di superficie, l’onda lunga degli atti 2023 che ora rischiano la tassazione
La risposta a interpello 224 fissa come requisito per il prelievo il momento di pagamento del corrispettivo. Nel perimetro potrebbero rientrare anche gli atti stipulati prima del 2024
La costituzione del diritto di superficie genera, a partire dal 2024, un reddito diverso. Per la corretta determinazione di quest’ultimo si rende necessaria qualche considerazione. Le norme di riferimento, oggetto di modifica con la legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023) sono due:
- l’articolo 9 del Tuir che, al comma 5, dispone che ai fini delle imposte sui redditi, le disposizioni relative alle cessioni a titolo oneroso valgono anche per gli atti a titolo oneroso che importano costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento e per i conferimenti in società se non è previsto diversamente;
- la lettera h) del comma 1 dell’articolo 67 il quale dispone che costituiscono redditi diversi le costituzioni di diritto di usufrutto (come già accadeva in passato) ma anche di altri diritti reali (dal 2024).
Le modalità di determinazione dei redditi di cui alla lettera h) dell...