Controlli e liti

Distanza e permanenza ridotta all’estero non frenano il bonus rientro dei cervelli varato nel 2010

La Cassazione: non sono rilevanti i motivi che hanno spinto il lavoratore a rientrare in Italia, né la preordinata volontà di rientrare al momento del trasferimento all’estero

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di Pietro Verna

Ai fini della spettanza dei benefici fiscali previsti per il rientro dei cervelli (legge 238/2010) e dal decreto ministeriale 3 giugno 2011 (Individuazione delle categorie dei soggetti beneficiari degli incentivi di cui all’articolo 2 della legge 238/2010) sono irrilevanti tanto la distanza tra l’ateneo straniero ed il Comune di provenienza del contribuente, quanto la preordinata limitatezza della durata del periodo di permanenza al di fuori dell’Italia al conseguimento della laurea. Una diversa ...