Imposte

Dividendi esteri tassati al 9 per cento. Al 6% se rimpatriati

Nel Ddl di Bilancio in arrivo anche una nuova assegnazione agevolata dei beni ai soci

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Spunta un’altra via per rafforzare la capitalizzazione delle imprese. Con la manovra il governo propone alle imprese la possibilità di far emergere gli utili prodotti da partecipazioni all’estero e attualmente immobilizzati in riserve. Risorse che potrebbero consentire alle imprese di ritrovare nuova liquidità da utilizzare subito o da lasciare in azienda, come detto, per rafforzare la patrimonializzazione.

Lo strumento è quello della tassazione agevolata che prevede un’aliquota del 9% per chi affranca gli utili lasciandoli accantonati oltre confine. Mentre per chi punta a farli rientrare in Italia l’aliquota dell’imposta sostitutiva si ferma al 6 per cento. Ma con un premio ulteriore per chi riporta in Italia gli utili maturati all’estero. L’Esecutivo studia, infatti, l’applicabilità dell’Aiuto alla crescita economica (Ace). Questo consentirebbe un effetto leva con l’accesso a uno sconto fiscale ulteriore che si attesterebbe, secondo l’aliquota attuale all’1,3% del rendimento nozionale del nuovo capitale immesso e reinvestito per il rafforzamento dell’azienda.

Una sorta, dunque, di cuscinetto per far fronte anche agli effetti economici negativi della congiuntura con i venti di recessione che soffiano all’orizzonte. C’è poi un’altra spinta alla convenienza della nuova proposta del Fisco. Gli utili, già dichiarati al Fisco, ma lasciati oltre confine, potrebbero così scontare una tassazione più favorevole evitando le attuali penalizzazioni che il sistema tributario italiano riserva per le società controllate o partecipate in paesi Black list o a fiscalità privilegiata.

Ma non è l’unico affrancamento allo studio del Governo. Nella manovra di bilancio sono destinati a trovare spazio sia una nuova assegnazione agevolata dei beni ai soci (modello 2016 del governo Renzi) e la rivalutazione di quote e terreni detenute al 1° gennaio 2023 con un’imposta sostitutiva del 14 per cento.

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