Adempimenti

Doppia rata, per le partite Iva interessi gonfiati per la scadenza del 17 settembre

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di Salvina Morina e Tonino Morina

Per l’agenzia delle Entrate, i contribuenti titolari di partita Iva, che hanno scelto di pagare le somme dovute dei Redditi 2018, per l’anno 2017, in un massimo di 5 rate, pagando due rate lo stesso 20 agosto, dovranno applicare gli interessi fissi dello 0,33 per cento mensile sulla terza rata in scadenza il 16 settembre, che slitta al 17 settembre.

Per i titolari di partita Iva, che hanno invece scelto il nuovo piano di rateazione, in un massimo di 4 rate, sulla seconda rata in scadenza il 17 settembre, è giusto applicare gli interessi dello 0,29%, considerando i giorni effettivi da calendario, a partire dal 21 agosto al 16 settembre. L’anomalia della diversa misura degli interessi, pur partendo dalla stessa data di scadenza del 20 agosto, dello 0,33% per chi ha scelto il vecchio piano di rateazione in un massimo di 5 rate, e dello 0,29% per chi ha scelto il nuovo piano di rateazione in un massimo di 4 rate, è dovuta al fatto che si chiedono due rate nello stesso giorno.

L’anomalia ha poi un effetto domino sul calcolo degli interessi, in quanto, per norma, sulla terza rata si applicano gli interessi fissi dello 0,33 per cento. Per chi paga a rate, è infatti stabilito che le rate successive alla prima devono essere pagate entro il 16 di ciascun mese di scadenza per i titolari di partita Iva, ed entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti non titolari di partita Iva.

Gli interessi sono dovuti in misura forfettaria, a prescindere dal giorno di pagamento e sono calcolati con la seguente formula “C” per “i” per “t” diviso 36mila, in cui “C” è l’importo, “i” è l’interesse (4 per cento annuo) e “t” è uguale al numero di giorni che, calcolati secondo il “metodo commerciale”, intercorrono tra la scadenza della prima rata e quella della seconda rata. Al riguardo, si ricorda che, applicando il “metodo commerciale”, si considerano i giorni dell’anno 360, e, per coerenza, tutti i mesi di 30 giorni. La misura degli interessi sulla rata successiva alla prima è determinata, considerando che: tutti i mesi sono di 30 giorni; gli interessi sono dovuti dal giorno successivo alla scadenza della prima rata, fino al giorno di pagamento fissato per la seconda rata.

A partire dalla terza rata, gli interessi dovuti sono aumentati dello 0,33% mensile, a prescindere dalla data di pagamento. Di conseguenza, per i titolari di partita Iva, che hanno pagato solo una rata entro il 20 agosto 2018, la seconda rata scade il 16 settembre, che slitta al 17 settembre; i giorni da conteggiare sono 26, cioè i dieci giorni dal 21 agosto al 30 agosto, più i sedici giorni dal primo al 16 settembre compreso; si applica la formula “i”, cioè l’interesse del 4 per cento annuo, per “t”, cioè per il numero di giorni, e si divide il risultato per 36mila; perciò, il risultato di 4 per 100 per 26, è 10.400, che diviso 36mila è uguale a 0,2888 (0,29%).

Per i titolari di partita Iva, che hanno scelto il vecchio piano di rateazione, pagando due rate entro il 20 agosto, come confermato dallo scadenzario dell’agenzia delle Entrate, sulla terza rata in scadenza il 17 settembre, sono invece dovuti gli interessi nella misura fissa mensile dello 0,33 per cento.

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