Enti non profit tenuti al bilancio con calendario divaricato

Per gli enti del Terzo settore (Ets) a partire dall’esercizio 2021 scatta l’obbligo di redigere il bilancio d’esercizio con modelli e schemi ad hoc (Dm del 5 marzo 2020).

In tale contesto, quindi, Onlus, associazioni di promozione sociale (Aps) e organizzazioni di volontariato (Odv), già Ets nel periodo transitorio, per quest’anno approveranno il bilancio seguendo le modalità e le tempistiche previste dal codice civile, potendo tuttavia decidere di adottare sin da subito i nuovi schemi di bilancio.

Per quanto riguarda invece le tempistiche, ad esempio, le Onlus dovranno provvedere all’approvazione del bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, quindi entro il 30 aprile nel caso di esercizio corrispondente all’anno solare (articolo 20-bis, Dpr 600/1973).

Questi enti, come tutte le associazioni e fondazioni, hanno tuttavia la possibilità di convocare l’organo competente per tale adempimento attraverso video-conferenza. Infatti, con il decreto Milleproroghe a essi viene riconosciuto il diritto di svolgere le riunioni dei propri organi mediante modalità telematica seppure lo statuto non lo preveda fino al termine del periodo di emergenza e comunque non oltre il 30 aprile 2021 (articolo 73, comma 4, del Dl 18/2020, come integrato dall’articolo 19 del Dl 183/2020). Mentre Aps e Odv approveranno il bilancio tenendo conto delle scadenze individuate dal proprio statuto o, se contemporaneamente iscritte anche come Onlus, ai sensi di quanto previsto dal richiamato articolo 20 bis del Dpr 600/1973.

Discorso diverso, invece, per gli altri enti non profit che non rientrano nelle categorie sopra indicate, i quali possono convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2020 entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio (entro il 29 giugno di quest’anno se l’esercizio coincide con l’anno solare). In tal caso potranno beneficiare della proroga del termine previsto dall’articolo 106 del decreto Cura Italia, nonché delle altre agevolazioni previste per le società (voto elettronico o per corrispondenza, assemblea tenuta mediante mezzi di telecomunicazione, rappresentante designato, eccetera), applicabili, a seguito delle modifiche apportate dal Milleproroghe, alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2021.

È evidente l’ingiustificata disparità di trattamento che si configura tra le associazioni e fondazioni “generiche”, che hanno tempi e modalità agevolate fino alle assemblee tenute entro il prossimo 31 luglio e le Onlus, Odv e Aps, a cui risultano attualmente applicabili i termini ordinari per l’assemblea di approvazione del bilancio. La relativa proroga dei termini, che l’anno scorso era contenuta nell’articolo 35, comma 3, del Cura Italia e che aveva portato il loro termine per il bilancio 2019 al 31 ottobre 2020, non è stata ripresa evidentemente per una svista dal Milleproroghe.

Con l’imminente operatività del Registro unico nazionale (Runt) si pongono alcune questioni attinenti all’obbligo di depositare il bilancio presso l’Ufficio del Runt competente. Adempimento quest’ultimo che, laddove si tratti di imprese sociali o di Ets che svolgono prevalentemente attività d’impresa, deve essere effettuato presso il Registro imprese. La dead line entro cui provvedere è fissata al 30 giugno di ogni anno (articolo 20, Dm 106/2020). In questo contesto, quindi, ci si domanda se per coloro che decideranno di accedere nel Runts, una volta operativo, tale adempimento scatti sin da subito. Considerati i tempi di accesso al registro, per Odv e Aps l’obbligo di deposito dovrebbe scattare a partire dall’anno prossimo.

Va considerato che gli enti che già esercitano l’attività e che assumeranno la qualifica di Ets non nel periodo transitorio ma in forza di un’iscrizione volontaria al Runts al momento dell’iscrizione dovranno depositare, tra l’altro, gli ultimi due bilanci approvati (articolo 8, Dm 106/2020).