Diritto

Entro il 28 febbraio accesso digitale alle Pa solo tramite Spid e Cie

La Pa dovrà utilizzare esclusivamente le identità digitali e la carta di identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete

Utilizzo esclusivo di Spid e Cie per identificare i cittadini che accedono ai servizi in rete offerti, con obbligo di renderli fruibili anche tramite gli smartphone attraverso l'applicazione Io attivando i relativi progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio 2021, data che costituisce anche il termine da cui scatterà l'obbligo di avvalersi della piattaforma PagoPa per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni le quali, con la medesima decorrenza, non potranno neppure rilasciare o rinnovare credenziali diverse da quelle di natura elettronica. Attraverso interventi mirati inseriti nel corpo del Cad (Codice dell’amministrazione digitale) dal decreto Semplificazioni (Dl 76 del 2020, convertito in legge n. 120 dell'11 settembre 2020) ed in linea con gli obiettivi e le tempistiche dettate nel Piano Triennale per l'informatica del periodo 2020-2022, è stata in questo modo stabilita una scadenza puntuale di adeguamento per le pubbliche amministrazioni con l'obiettivo di accelerare sul fronte della digitalizzazione al servizio di cittadini e imprese, anche attraverso la previsione di una valutazione negativa della performance dirigenziale con applicazione di una specifica sanzione consistente nella riduzione, non inferiore al 30 per cento, della retribuzione di risultato e dei trattamenti accessori. Le pubbliche amministrazioni si trovano quindi a dover pianificare sin da subito la trasformazione digitale, per non farsi trovare impreparate, e potenzialmente sanzionabili, considerando l'orizzonte temporale ravvicinato data la scadenza di Febbraio 2021. Cittadini e imprese costituiscono in questo senso attori non protagonisti della digitalizzazione della pubblica amministrazione: l'utilizzo di strumenti, tecnologie e processi informatici nell'ambito dei servizi pubblici porterà, come logica e naturale conseguenza, a standardizzare e sperimentare analoghe procedure anche nei rapporti tra privati considerata la sempre maggiore e diffusa confidenza con tali metodologie di lavoro. del Paese dopo la crisi generata dalla pandemia. Digitalizzazione e innovazione costituiscono inoltre una delle aree di intervento individuate dal Governo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), trasmesso martedì 15 settembre alle Camere, e contenente l'elenco dei progetti che l'Italia dovrà presentare alla Commissione Europea nei prossimi mesi per aver accesso al Recovery fund, il piano europeo di aiuti. La modernizzazione del Paese passa anche dalla disponibilità di una pubblica amministrazione efficiente e digitalizzata, effettivamente al servizio del cittadino. Ebbene le misure contenute nel decreto-semplificazioni possono certamente rappresentare passaggi fondamentali e opportuni in questa visione complessiva.

Identificazione in rete

Attraverso una modifica al comma 3-bis dell'articolo 64 del Cad, è previsto che le amministrazioni pubbliche dal 28 febbraio 2021 devono utilizzare esclusivamente le identità digitali e la carta di identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete. Al riguardo, il Ministero per l'innovazione tecnologica e l'innovazione con una scheda pubblicata nella giornata di ieri, 16 settembre 2020, a commento delle principali novità contenute nel decreto-semplificazioni, ha evidenziato come il perimetro di riferimento riguardi tutte le amministrazioni, e quindi quella nazionale, quelle territoriali, gli enti pubblici, le agenzie. Fermo restando l'utilizzabilità delle altre credenziali fino alla data di naturale scadenza e comunque non oltre il 30 settembre 2021, è stato ricordato come mentre sinora i cittadini hanno dovuto utilizzare numerose credenziali per accedere ai vari servizi pubblici digitali, le credenziali uniche semplificano il rapporto con la Pubblica amministrazione la quale, per suo conto, non dovrà farsi carico di gestire sistemi di rilascio e gestione delle credenziali di accesso dei propri utenti con evidente risparmio di risorse e di tempo.

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