Esonero Imu solo per la quota di possesso relativa ad abitazione principale
In realtà, nel caso specifico, non è sorto alcun diritto di abitazione, in quanto l’articolo 540 del Codice civile prevede che il diritto sorga solo nel caso in cui l’abitazione appartenga al defunto o in comune a costui e all’altro coniuge. Pertanto, solo la madre del contribuente non corrisponderà le imposte limitatamente alla propria quota di possesso, in quanto si tratta di abitazione principale. Per tutti gli altri contitolari, l’Imu è dovuta utilizzando l’aliquota ordinaria.
Si precisa poi che i figli, se rispettano le ristrettive condizioni previste dalla norma, possono accedere alla riduzione del 50% dell’imposta per abitazioni date in comodato a parenti in linea retta, prevista dall’articolo 13, comma 3, lettera 0a), del Dl 201/2011. Ai fini della spettanza dell’agevolazione, la normativa richiede che il comodante possieda un solo immobile in Italia e che risieda e dimori nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. L’agevolazione spetta anche se il comodante possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale. Quindi, in sintesi, il comodante può possedere al massimo due abitazioni situate nello stesso Comune, di cui una utilizzata come propria abitazione e l’altra concessa in comodato.