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Fatturazione sulla capogruppo Ati nel caso di imprese cooptate

Il parere del Mef che ha sancito l’irregolarità della prassi di richiedere la fatturazione accentrata sulla capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese non tratta il caso del soggetto cooptato

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di Ciro D'Aries

La domanda

Il parere 5-02427 del Mef del 29 maggio ha sancito l’irregolarità della prassi, spesso diffusa tra i committenti di pubblici servizi, di richiedere la fatturazione accentrata sulla capogruppo Ati (associazione temporanea di imprese) o Rti (raggruppamento temporaneo di imprese), con conseguente indetraibilità dell’Iva sulla fattura eventualmente ricevuta dalla capogruppo per il recupero delle quote di lavori eseguiti dagli altri associati. Se questa interpretazione appare logica e il linea con il principio di diritto 17, nel parere nulla è però detto per le associate per cooptazione che secondo consolidata giurisprudenza non rivestono il ruolo di contraente: in tal caso, proprio in quanto non contraenti, è ammessa la fatturazione dei lavori eseguiti dalle cooptate per il tramite della capogruppo non essendoci un rapporto contrattuale con il committente finale?
S. F. - Piacenza

Rispetto alla recente risposta del Mef che ricorda, coerentemente con il principio di diritto n. 17, che gli obblighi di fatturazione nei confronti della stazione appaltante devono essere assolti dalle singole imprese associate, relativamente ai lavori di competenza da ciascuna eseguiti, la fattispecie di cui al quesito appare diversa in quanto attinente alla società cooptata. In linea generale, infatti, «la cooptazione, regolata all’articolo 92, comma 5, Dpr 207/2010, è preordinata a consentire ...