Adempimenti

Fino a 4mila euro per l’auto nuova: l’incentivo termina il 31 dicembre

Il bonus è vincolato a uno sconto di 2mila euro del concessionario. Agevolazione per l’acquisto di veicoli elettrici o euro 6

di Marco Rogari

Anche nuove agevolazioni “rottamazione auto”, aumento delle pensioni d’invalidità e dote rafforzata per le scuole paritarie entrano nel restyling del decreto Rilancio targato Montecitorio, insieme a superbonus e contratti a termine. Con la rivisitazione del testo portata a termine ieri della commissione Bilancio della Camera è arrivato il via libera ai nuovi incentivi (targati Pd) fino a 4mila euro per l’acquisto o il leasing di auto nuove green e a 3.500 euro per le “euro 6” tra il 1° agosto e il 31 dicembre di quest’anno. In particolare il bonus, vincolato a uno sconto del concessionario di almeno 2mila euro, è di 1.500 euro per gli acquisti di automobili euro 6 (emissioni CO2 g/km fino da 61 a 110) e di 2mila euro per i mezzi elettrici o ibridi (emissioni fino a 60) con contestuale rottamazione di un veicolo vecchio di almeno 10 anni (immatricolato prima del 2010), senza la quale l’incentivo si dimezza. Considerando le agevolazioni già attive, negli ultimi cinque mesi dell’anno l’ecobonus complessivo per i veicoli “green” sale di 4mila euro arrivando così fino a quota 10mila euro, di cui 2mila a carico del venditore. E sale anche di altri 20 milioni il bonus-bici.

La Commissione, che ha concluso l’esame del Dl atteso in Aula lunedì, ha concesso il disco verde anche alla norma “salva aumenti” delle pensioni d’invalidità, presentata da Giorgia Meloni (Fdi) e sottoscritto da tutti i capigruppo in Commissione, che istituisce un apposito fondo per questi assegni al 100%. La misura segue la pronuncia della Consulta di giugno sull’aumento del trattamento ai soggetti con grave disabilità a prescindere dal requisito dei 60 anni d’età.

Disco verde alla dote rafforzata per le scuole paritarie, che raddoppia grazie al nuovo finanziamento di 150 milioni (300 milioni in totale), sostenuto dalla Lega, e alla scelta di Bergamo e Brescia come capitali italiani della cultura 2023.

Nel rush finale la commissione Bilancio ha dato l’ok alla semplificazione della procedura per importare e certificare mascherine chirurgiche, alla possibilità per l’Inail di destinare 200 milioni di spesa legata ad operazioni di acquisto e vendita di immobili al finanziamento entro il 15 settembre di progetti per la sicurezza delle imprese. E al cosiddetto ridimensionamento dei poteri del Mef, che potrà riassegnare le voci di spesa del Dl solo entro l’anno e con il coinvolgimento del Parlamento chiamato a esprimere un parere.

Arriva poi la proroga al 30 settembre per i bilanci preventivi degli enti locali e per la salvaguardia degli equilibri (anche per chi ha già approvato il preventivo), insieme alla sospensione dei termini per l'impugnazione delle decisioni di Corte conti sui piani di riequilibrio. E arrivano anche 40 milioni nel 2020 per i Comuni maggiormente colpiti dalla pandemia dove sono state attivate le zone rosse. Ok della commissione pure allo stop di due mesi di Tosap e Cosap (dal 1° marzo al 30 aprile) per l’occupazione del suolo pubblico da parte degli ambulanti.

Della lista di ritocchi approvati, fanno parte il rafforzamento di 15 milioni delle risorse per la “carta cultura”, l’emendamento di Leu per il rimorso cash dei concerti, alla scadenza dei voucher, in caso di cancellazione definitiva e quello di Italia viva che equipara i servizi sociali ai servizi pubblici, “proteggendoli” così da interruzioni. A ricevere il “sì” è stato anche un correttivo che prevede la possibilità di utilizzare fino al 30 giugno 2021 anche i taxi e gli “Ncc” per i servizi di linea per il trasporto di persone. Gli 80 milioni a disposizione in partenza per le modifiche sono serviti anche ad alimentare alcuni micro-interventi: dai 6 milioni rispettivamente per gli operatori delle fiere e per i lavoratori frontalieri ai 20 milioni in più al fondo per i compensi maturati da avvocati e ausiliari dei giudici e ai 4 milioni destinati alla prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale. al capitolo assunzioni si aggiungono anche le 650 autorizzate per gli allievi agenti ella polizia penitenziaria. La palla passa ora all’Aula della Camera, dove con il ricorso quasi scontato alla fiducia da parte del governo si concluderà di fatto il cammino parlamentare del decreto. Che dovrà essere licenziato dal Senato senza modifiche.

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