Adempimenti

Proroga dei versamenti al 20 luglio anche per forfettari e minimi

Dpcm in «Gazzetta Ufficiale». Dal 21 luglio al 20 agosto si potrà versare con lo 0,40% in più

di M. Mobili e G. Parente

È ufficiale la proroga dei versamenti dell’Iva e delle imposte dirette (Irpef e Ires) in scadenza il 30 giugno. Per 4,5 milioni di partite Iva la scadenza si sposta al 20 luglio con la possibilità di allungare ancora i termini dal 21 luglio al 20 agosto “pagando” la maggiorazione dello 0,40 per cento. A prevederlo è il Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 27 giugno pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 29 giugno. Una proroga che era stata già annunciata con un comunicato del ministero dell’Economia.

La platea degli interessati
Lo slittamento dei versamenti d’imposta (non è interessata l’Irap perché il decreto rilancio ora all’esame della Camera ha cancellato il saldo 2019 e l’acconto 2020) riguarda imprese, professionisti, ditte e società che sono obbligati a compilare le pagelle fiscali (in gergo tecnico gli Isa) , ossia lo strumento che dallo scorso anno ha preso il posto degli studi di settore.

Ma non solo. Perché lo slittamento deciso dal Governo si applicherà anche alle partite Iva che sono nel regime forfettario e in quello dei minimi ormai in via di esaurtimento.

Nel complesso si tratta di una platea di oltre 4,5 milioni di partite Iva che potranno avere più tempo per onorare i versamenti in una fase di difficile congiuntura finanziaria a causa degli effetti del dopo lockdown.

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