Finanza

Fondo perduto, in arrivo i bonifici automatici

Da mercoledì 16 giugno i contributi per chi ha già ricevuto la prima tornata dei sostegni. Per le nuove richieste si va verso l'apertura del canale online il 23 giugno

di Marco Mobili e Giovanni Parente


Al via da mercoledì 16 giugno i bonifici automatici del decreto Sostegni-bis (articolo 1 del Dl 73/2021) per imprese e professionisti che hanno chiesto e ottenuto già i contributi del decreto Sostegni-1 (Dl 41/2021).

Ma non solo. Perché l’agenzia delle Entrate e il partner tecnologico Sogei stanno mettendo a punto la procedura per la richiesta telematica dei contributi integrativi o alternativi (sempre previsti dal Sostegni-bis), che prenderanno in considerazione il calo del fatturato e di corrispettivi del 30% ma misurato su un nuovo intervallo temporale di riferimento: ammontare medio mensile dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto a quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di consentire l’invio delle domande a partire da mercoledì 23 giugno. Da quella data , che non è un click day, ci saranno poi 60 giorni di tempo per inviare la richiesta online alle Entrate. Domanda che potrà essere presentata sia da chi ha già fatto richiesta per il contributo del Sostegni-1 sia da chi non l’ha fatto. La differenza è rappresentata dalle percentuali dell’importo spettante in base ai compensi, che saranno più alte per chi non ha beneficiato dell’aiuto nella prima tornata.

Tornando però ai bonifici automatici in partenza da domani, va segnalato come ci saranno da distribuire 6 miliardi di euro – come anticipato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alla Camera – nonostante la dote messa a disposizione dal Sostegni-bis fosse di otto miliardi. E questo perché i trend di assegnazione del fondo perduto del decreto Sostegni-1 in realtà sono stati più bassi rispetto agli otto miliardi che si prevedevano di assegnare. C’è quindi una sorta di tesoretto che potrà essere utilizzato su più direttrici. A cominciare dai soggetti di maggiori dimensioni (con ricavi o compensi da 10 a 15 milioni di euro): la stima è di circa 3mila potenzialmente interessati che , una volta rese note le regole attuative, però non esauriranno i quattro miliardi “risparmiati” con i contributi del Sostegni-1 e con quelli automatici del Sostegni-bis. Anche per loro, infatti, l’aiuto massimo è di 150mila euro.

Probabile che queste risorse aggiuntive possano essere spostate sul contributo a conguaglio misurato sugli utili o possano rientrare per coprire le proposte parlamentari di emendamenti al Sostegni-bis. La decisione spetterà al ministro dell’Economia.

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