Adempimenti

Fondo perduto, entro giovedì le richieste

di Giuseppe Morina, Tonino Morina

Contributo a fondo perduto in cerca di soluzione per sanare una disparità di trattamento, che agevola il Fisco.

Per il bonus, infatti, sono fissate regole specifiche nel caso di rinuncia al contributo non spettante e di restituzione dell’importo indebitamente incassato.

Non è invece prevista la modalità per correggere gli errori a danno del contribuente, che, dopo avere ricevuto il contributo, si accorge di avere indicato dati sbagliati che hanno comportato un minore accredito.

Una nuova istanza in sostituzione della precedente si può inviare solo se non è stata emessa la ricevuta di accoglimento dell’istanza precedente.

Il tempo stringe, ma l’agenzia delle Entrate non ha ancora fornito alcuna indicazione per evitare una palese disparità a danno dei contribuenti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva, che hanno tempo fino al 13 agosto 2020 per chiedere il contributo a fondo perduto ai sensi dell’articolo 25 del decreto legge 34/20.

Il contributo a fondo perduto spetta se sono soddisfatti due requisiti:

1) avere conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5milioni di euro;

2)  l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019.

Ci sono due eccezioni a questa regola generale:

1) nel caso di contribuente che ha iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il contributo spetta, a prescindere dal calo del fatturato);

2) riguarda i contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.

Per determinare il contributo spettante, si devono mettere a confronto il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019.

Sulla differenza dei due valori, si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:

20%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 non superano il limite di 400mila euro;

15%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano il limite di 400mila euro, ma non superano il limite di un milione di euro;

10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano il limite di un milione di euro, ma non superano il limite di 5 milioni di euro.

Ai beneficiari, che possiedono i due requisiti chiesti dalla norma, il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a 2mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

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