Finanza

Fondo perduto, mille euro alle imprese che hanno aperto partita Iva nel 2018 ma operative solo dal 2019

Un emendamento al Dl Sostegni approvato in commissione al Senato prevede l’aiuto alle imprese che non hanno il requisito del calo del fatturato del 30%

di Giovanni Parente

Il Parlamento prova a mettere una toppa al problema delle attività che hanno aperto partita Iva nel 2018 ma hanno concretamente aperto i battenti solo nel corso dell’anno successivo. Con un emendamento al decreto Sostegni approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato dove è in corso la prima lettura, viene infatti previsto un aiuto fino a un massimo di mille euro alle imprese che hanno attivato la partita Iva nel corso del 2018 ma la cui attività è iniziata solo nel 2019 «in base alle risultanze del Registro delle imprese» e a cui non sarebbe spettato il fondo perduto previsto dal Dl 41/2021 in quanto il calo del fatturato e dei corrispettivi non è almeno del 30% nel confronto tra la media mensile 2020 rispetto a quello del 2019. Naturalmente è necessario che siano rispettate anche le altre condizioni previste per l’erogazione del contributo, come ad esempio il limite dei ricavi a 10 milioni di euro.

L’aiuto alle start up può contare su una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro ma non sarà immediato. Bisognerà infatti attendere un decreto attuativo del ministero dell’Economia per cui però l’emendamento approvato non prevede un termine di adozione.

Il fondo perduto è impignorabile

Ma non è la sola modifica apportata dalle commissioni del Senato. Via libera anche all’emendamento che sancisce l’impignorabilità del contributo a fondo perduto erogato.

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