Fondo perduto, il rigo RS di Redditi 2020 decide la fascia di ricavi di riferimento per la Srl
Nella determinazione del fatturato non rileva la data di pagamento delle fatture
Il contributo a fondo perduto introdotto dall’articolo 1 del Dl 41/2021 (decreto Sostegni) può essere richiesto dai soggetti titolari di partita Iva che, tra l’altro, rispettano due parametri, in particolare: 1) il soggetto deve aver conseguito, nell’anno 2019, un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 10 milioni di euro; 2) l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi relativa all’anno 2020 deve essere inferiore almeno del 30% rispetto all’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi relativi all’anno 2019. Al fine di determinare i ricavi relaivi all’anno 2019, l’agenzia delle Entrate, nella Guida «Contributo a fondo perduto del decreto Sostegni», pubblicata sul proprio sito internet, ha chiarito che occorre tenere in considerazione i valori riportati nella dichiarazione dei redditi 2020, per l’anno 2019. In particolare, per le società di capitali, il campo di riferimento è il rigo RS107, colonna 2. Diversamente, per quanto concerne la determinazione dell’ammontare del fatturato, occorre considerare, per le fatture immediate, la data delle fatture emesse nel periodo di riferimento e, per le fatture differite, la data dei Ddt, documenti di trasporto, (cessioni di beni) o dei documenti equipollenti (prestazioni di servizio) richiamati nella fattura. Non rilevano, pertanto, questioni di “competenza” economica delle operazioni o la data di pagamento delle fatture.
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