Finanza

Fondo perduto, scelta irrevocabile (e per il totale) tra accredito e compensazione

Le domande si presentano per via telematica dal 30 marzo al 28 maggio

di Stefano Vignoli

Il contributo a fondo perduto del decreto Sostegni (articolo 1 del Dl 41/2021) può essere sfruttato come contributo diretto con accredito sul conto corrente bancario o postale o in alternativa come credito d’imposta per identico importo. La scelta va effettuata con l’istanza di richiesta del contributo (i canali telematici si apriranno martedì 30 marzo e chiuderanno venerdì 28 maggio). L’opzione può essere modificata fino al riconoscimento dell’aiuto dopo di che la scelta diventa irrevocabile. Ma vediamo nel dettaglio.

L’utilizzo del credito d’imposta

Il credito può essere utilizzato con modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia in compensazione di tributi e contributi dovuti dal contribuente e non concorre al limite annuo di compensazione massima di 700mila euro (articolo 34 della legge 388/2000), al limite, generalmente pari a 250mila euro, per i crediti indicati nel quadro RU (articolo 1, comma 53, della legge 244/2007) e non soggiace neanche al divieto di compensazione in presenza di ruoli erariali scaduti per importi superiori a 1.500 euro (articolo 31, comma 1, del Dl 78/2010).

Opzione irrevocabile dopo il riconoscimento

Dalla norma non emergono inoltre termini per l’utilizzo che risulta pertanto effettuabile anche oltre l’anno corrente mentre non è prevista la possibilità di cedere il credito a terzi. Sia dal tenore letterale della norma che dal testo del provvedimento 77923/2021 dell’Agenzia emerge inoltre come la scelta tra accredito su conto e credito di imposta sia irrevocabile e riguardi la totalità dell’importo non essendo possibile destinare una parte a compensazione e richiedere il bonifico della differenza. Anche se le istruzioni alla compilazione dell’istanza precisano che «la scelta della modalità di erogazione indicata nell’istanza, sia per l’accredito in conto corrente sia per il riconoscimento del credito d’imposta, può essere modificata dal soggetto richiedente solamente fino al momento del riconoscimento del contributo» (l’esito è indicato nell’area riservata di nell’area riservata di «Fatture e corrispettivi» denominata «Contributo a fondo perduto – Consultazione esito»). Dopo questo momento, precisano ancora le istruzioni, «il soggetto richiedente non può in alcun modo modificare la scelta».

Così come per la ricezione del contributo, anche l’utilizzo in compensazione del credito è subordinato all’accoglimento dell’istanza. Come anticipato, sarà possibile verificare la spettanza del credito (e del contributo) nell’area riservata di «Fatture e corrispettivi» con l’Agenzia che monitorerà gli utilizzi, scartando i modelli F24 che recano compensazioni eccedenti il credito spettante.

La compensazione – per la quale occorre attendere l’istituzione di apposito codice tributo – sarà possibile soltanto dopo l’accoglimento dell’istanza che dovrà pertanto arrivare entro il 16 aprile per permettere la compensazione alla prima scadenza utile a prescindere da quando è stata inviata l’istanza; oltre il 16 aprile il credito potrà comunque essere utilizzato per ravvedere l’omesso versamento scaduto in tale data.

Come effettuare la scelta

La scelta va effettuata nell’istanza da trasmettere in via telematica o mediante il portale «Fatture e corrispettivi», barrando nell’apposito quadro «Modalità fruizione del contributo» se si intende ricevere l’accredito sul conto corrente o, in alternativa, l’utilizzo in compensazione del credito ed è reversibile soltanto fino al momento dell’accoglimento dell’istanza.

La valutazione di opportunità

La valutazione sull’opportunità di utilizzare il credito di imposta si fonderà essenzialmente sulla stima dei modelli F24 da saldare nell’immediato futuro: in assenza di debiti capienti per “consumare” celermente il credito sarà preferibile optare per l’accredito del contributo che, oltre al vantaggio di poter essere utilizzato per pagare qualsiasi debito, dovrebbe giungere - stando alle intenzioni dichiarate dal Governo - in tempi rapidi.

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