Forfettari, fondo perduto e versamenti sospesi da segnalare nella dichiarazione dei redditi

Nel modello Redditi 2021 i contribuenti forfettari devono segnalare le indennità e i contributi fruiti, relativi all’emergenza sanitaria, anche ai fini della disciplina degli aiuti di Stato, oltre che i versamenti sospesi. Fanno poi il loro debutto il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e quello per i monopattini. Con il provvedimento delle Entrate del 29 gennaio scorso è stato approvato il modello Redditi PF 2021 con le relative istruzioni.

La prima novità che incontriamo è di estrema attualità, visto che nel quadro LM è stato previsto un rigo (LM33) dove indicare le indennità e i contributi percepiti a fronte dell’emergenza sanitaria in corso.

In colonna 1 bisogna segnalare i contributi a fondo perduto, che non concorrono alla formazione del reddito, previsti dalle seguenti disposizioni:

• articolo 25 del Dl 34/2020, relativo alle imprese operanti nei settori ricreativo e dell’intrattenimento, nonché dell’organizzazione di feste e cerimonie;

• articolo 1 del Dl 137/2020 e articolo 2 del Dl 149/2020, che hanno previsto i contributi da destinare agli operatori Iva dei settori economici interessati dalle misure restrittive e specificamente individuati;

• articolo 2 del Dl 172/2020, che ha disposto ulteriori contributi per i soggetti che svolgono attività dei servizi di ristorazione.

Colonna 2 accoglie invece i contributi e le indennità di qualsiasi natura (diversi dai precedenti) da chiunque erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, ai sensi dell’articolo 10-bis del Dl 137/2020.

Ma non è finita qui. Infatti, i contributi e le indennità sopra richiamati spettano nei limiti e alle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19» e, pertanto, va anche compilato il prospetto «Aiuti di Stato» presente nel quadro RS.

Lo stop ai versamenti
Un’ulteriore misura di aiuto che trova rappresentazione nel modello dichiarativo è quella della sospensione dei versamenti. Nel quadro RS è stata infatti predisposta una sezione riservata ai soggetti che, essendone legittimati, non hanno effettuato nel periodo d’imposta 2020, alle scadenze previste, i versamenti avvalendosi delle disposizioni di sospensione emanate a seguito della pandemia.

Dal momento che la sezione è composta da un solo rigo (RS480) e che per ciascuna tipologia di sospensione è stato previsto un codice specifico, se il contribuente ha sospeso i versamenti in base a diverse disposizioni deve compilare più moduli.

I tax credit per investimenti e monopattini
Il credito d’imposta previsto dalla legge di Bilancio per il 2020 che spetta ai contribuenti che hanno effettuato investimenti in beni strumentali passa per il quadro RU. In particolare, bisognerà avere cura di compilare un distinto modulo per ciascuna fattispecie agevolabile e indicare i relativi importi in RU120.

Si ricorda che il credito spetta anche nell’ipotesi in cui l’investimento venga effettuato nel primo semestre 2021 a condizione che entro il 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. In questo caso, però, il credito si forma nel 2021 e, pertanto, dovrà essere indicato nella relativa dichiarazione (e non nella presente).

Il credito d’imposta per monopattini elettrici e servizi di mobilità elettrica, spettante per le spese sostenute dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, va invece indicato nel quadro CR (rigo 31) con il codice «5» e può essere portato in diminuzione dell’imposta sostitutiva riportandolo nella colonna 14 del rigo LM40.