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Forfettari, verifica sull’imponibile per chi è anche dipendente

Per verificare se si è superato il limite dei 30mila euro annui, che non consente di restare nel regime agevolato, rileva l’imponibile fiscale e non quello contributivo

di Paolo Meneghetti

La domanda

Per verificare l’eventuale superamento del limite di 30mila euro di reddito da lavoro dipendente percepito nell’anno 2021 da un contribuente forfettario, requisito necessario per valutare l’uscita o la permanenza nel regime dei contribuenti forfettari nell’anno 2022, si chiede quali punti della Certificazione unica 2022, per l’anno 2021, si debbano controllare; occorre vedere i punti compresi nella sezione dati fiscali, dove viene riportato il reddito lordo imponibile ai fini Irpef, oppure i punti riportati nella sezione dati previdenziali e assistenziali, dove è indicato l'imponibile al lordo dei contributi previdenziali?
R. F. – Cremona

In tema di manifestazione della causa ostativa di cui all’articolo 1, comma 57, lettera d) ter, legge 190/2014, va rilevato che la norma citata parla di redditi percepiti da lavoro dipendente, quindi evocando il criterio di cassa, criterio peraltro ispiratore della determinazione del reddito da lavoro dipendente. Nell’interpello 102 del 14 aprile 2020 è stato ribadito che si tratta di redditi “ordinari” da lavoro dipendente senza considerare gli elementi arretrati. Alla luce di tali indicazioni, si ritiene che il dato corretto da verificare per individuare il rispetto della causa ostativa sia quello relativo all’applicazione delle ritenute fiscali (quindi imponibile ai fini fiscali), le quali ritenute si operano al momento del pagamento dei redditi da lavoro dipendente.

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