Forum Telefisco / Doppia tassazione sui dividendi delle azioni Usa

Sul presupposto che il quesito riguardi un “privato” residente in Italia, il quale detiene le partecipazioni da cui derivano i dividendi, occorre notare che la mancanza del termine “soltanto”, nell'individuazione dello Stato al quale è attribuita la potestà impositiva su tali dividendi (articolo 10, paragrafo 1, Convenzione Ita-Usa) dà luogo ad una fattispecie di “potestà impositiva concorrente” per i due Stati coinvolti, motivo per cui ognuno di essi potrà applicare la ritenuta sui dividendi in esame (16% Usa + 26% Ita).
Va però considerato che, sulla base della lettera b) del secondo paragrafo dello stesso articolo, l'aliquota della ritenuta estera sui dividendi corrisposti ad una persona fisica residente in uno dei due Stati non deve superare il 15%.
Ad ogni modo, trattandosi di redditi assoggettati ad imposta sostitutiva, e non essendovi possibilità di far concorrere ordinariamente i dividendi alla formazione del reddito complessivo, nella tassazione dei dividendi in Italia non vi sarà modo di accordare alcuna deduzione per le imposte adempiute all'estero (articolo 23, paragrafo 3, terzo periodo, Convenzione Ita-Usa).

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