Giudici di pace, sciopero per due settimane
Alla vigilia della calendarizzazione della riforma della magistratura onoraria, assegnata alla Commissione giustizia del Senato, i giudici di pace annunciano due settimane di sciopero. Un’astensione dalle udienze, penali e civili, dal 1° al 14 ottobre, per protestare contro una riforma che disattende tutte le loro richieste (si veda il Sole 24 Ore del 30 luglio). Ad iniziare dall’inadeguata indennità annuale garantita e dall’impossibilità di lavorare a tempo pieno se non a cottimo.
L’unione nazionale giudici di pace e l’associazione nazionale giudici di pace denunciano in una nota la lesione del principio comunitario di non discriminazione, messa in atto con la previsione di un’inconsistente forma di previdenza, che non sarà mai usufruita, per l’impossibilità di raggiungere il minimo contributivo dei 20 anni previsto dalla legge italiana, con oneri contributivi futuri addossati alla categoria.
Nel cahier de doléances anche l’abbassamento dell’età pensionabile da 75 anni a 68, malgrado il limite dei 70 stabilito per magistrati di carriera e per gli avvocati e l’inquadramento nel portale Noipa del ministero dell’Economia e delle finanze come lavoratori manuali, senza tredicesima. In sede di Cdm è stata inoltre cancellata la riduzione, prevista al 40% nel testo approvato salvo intese, dei redditi per il calcolo delle imposte. Oggi il testo dovrebbe essere calendarizzato.